Il gruppo civico Uniti per una Turbigo da Vivere in campo con una campagna di sensibilizzazione. UTDV e esercizi commerciali "quando l'unione fa la forza".
I dati e i numeri sono impressionanti. Tanto, troppo spesso purtroppo, complice anche la crisi economica e la mancanza di lavoro, sono sempre di più le persone che si lasciano tentare dal sogno di facili vincite. Nelle grandi città o nei piccoli centri , il gioco d’azzardo non fa differenze, ma coinvolge indistintamente tutti, giovani, adulti ed anziani. E il rischio patologico è “dietro l’angolo”, mentre molti patologici lo sono già. “Noi diciamo no!”: dopo i vari incontri organizzati proprio per confrontarsi e riflettere sulla delicata questione e contemporaneamente dopo le mozioni presentate in consiglio comunale, il gruppo civico “Uniti per una Turbigo da Vivere” è tornato nuovamente in campo, stavolta con un’ulteriore campagna di sensibilizzazione. Perché tanto è stato fatto, però tanto si può, anzi si deve ancora fare. “Non si può far finta che il problema non esista. Bisogna intervenire, senza perdere tempo – dicono dallo stesso gruppo – Non è più solamente una questione locale, ma si tratta di un vero e proprio dramma territoriale”. Allora si va: “quando l’unione fa la forza”, perché la stessa realtà per l’iniziativa si avvarrà della collaborazione e dell’importante sostegno di alcuni esercizi commerciali del paese. Insieme, insomma, da una parte appunto “Uniti per una Turbigo da Vivere”, dall’altra i commercianti. L’idea, poi, molto semplice: un foglio, un normale volantino (il messaggio è chiaro e preciso, “Questo esercizio non ha slot machine e aderisce all’iniziativa Vinci se non giochi!”) che gli esercenti esporranno nel loro locale. “Grazie a chi, pur avendo un’attività che permetterebbe certamente guadagni dalla presenza di tali apparecchiature, ha deciso di non installarle e di diventare parte attiva della nostra campagna. Le slot machines in particolare sono sempre più diffuse e alla portata di ognuno; ciò aumenta notevolmente il rischio di cadere nella ludopatia e in alcuni casi addirittura di perdere i risparmi di un’intera vita. Noi vogliamo dire “no” a tutto questo e adesso, dunque, abbiamo pensato di farlo coinvolgendo direttamente gli esercizi commerciali. Ancora un ringraziamento a quelle persone che hanno dimostrato sensibilità al tema e che fin da subito hanno voluto essere là, in prima linea, per sensibilizzare i cittadini”.