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Territorio

CISL: "Serve sviluppo"

I sindacati, Beppe Oliva CISL: “Il territorio si sta impoverendo in termini occupazionali e anche di professionalità. Nel 2014 occorrerà arrestare questa emorragia”

“Il 2013 si è confermato un anno terribile per il nostro territorio sotto il profilo del lavoro e dell’occupazione. Purtroppo, la ripresa è ancora molto lontana a venire e, cosa peggiore, tutta la vasta area che da Abbiategrasso, Magenta, arriva ad abbracciare tutto l’Alto Milanese con Legnano, si è ulteriormente impoverita”. E’ quanto afferma Giuseppe Oliva, referente territoriale per la CISL Milano Legnano Magenta. “Il settore manifatturiero, un tempo vera forza dell’economia di questo comprensorio – spiega Oliva – ha perso ancora punti.
Sono le statistiche ad accertare una congiuntura sempre più negativa: se nel 2007/2008 avevano in tutta l’area 2.500 lavoratori in mobilità oggi ne abbiamo oltre 7.000. Ciò significa che c’è sempre meno occupazione e chi esce da questo mondo, fa sempre più fatica a rientrarvi”. Per il dirigente della CISL a livello locale si ravvedono tutti i problemi tipici del ‘Sistema Italia’. “Non c’è una visione d’insieme. Manca una regia, ma soprattutto non si capisce in prospettiva, quale, potrebbe essere la vocazione di questo territorio. Ci sono in atto molte iniziative dei singoli Comuni che, seppur meritorie, non possono che mettere qua e là qualche pezza. Ma questo non basta”. Accanto questa strategia comune per l’Alto Milanese e l’est Ticino, secondo i sindacati, diventa fondamentale far giocare ad Euroimpresa un ruolo più attivo e propositivo.

“Negli anni della crisi – ricorda Oliva – sono state fatte cose pur positive, come lo studio di EuroLavoro, che è andato a mappare quest’area mettendo l’accento sulle principali necessità formative. Ma occorre andare oltre. Se due anni fa – evidenzia Oliva – in un Consiglio comunale a Legnano si era detto che occorreva mettere al centro il lavoro, oggi, ci ritroviamo nella stessa condizione, se non peggiore. Basta parole, servono fatti”. Senza dubbio per ridare slancio a tutto questo vasto bacino è opportuna un’azione condivisa e concertata di istituzioni, sindacati e operatori economici cercando di sfruttare al meglio anche le opportunità legate ad EXPO 2015.
“Pur rendendoci conto – concorda il responsabile della CISL territoriale – che questa è una rassegna limitata temporalmente, cerchiamo, in ogni caso, di cogliere al meglio quanto potrà portare con sé. Intanto, mettiamo in campo le riforme strutturali per bloccare quest’impoverimento progressivo piuttosto preoccupante”. Gli ultimi dati messi in luce da un ricerca di AFOL sull’Alto Milanese e l’est Ticino denotano, infatti, che accanto ad un’erosione del mercato del lavoro, c’è una fuga costante da parte dei profili migliori. In sostanza, in loco si trova solo un’occupazione per la quale vengono richieste basse professionalità.
“Tutto questo non è in linea – conclude Oliva – con il passato di un territorio dove il comparto manifatturiero, accanto ad altre realtà industriali hanno sempre saputo mettere in evidenza eccellenze significative”.

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