“Si realizza un importante obiettivo di Governo. Dopo il Piano Fanfani, ci sarà il Piano Casa Berlusconi”. E’ soddisfatto Mario Mantovani, sottosegretario alle Infrastrutture con delega all’edilizia abitativa e statale, che ha collaborato in questo primo anno di Governo alla definizione e alla successiva approvazione del Piano Casa, entrato oggi nella fase operativa a seguito della firma del decreto del Presidente del Consiglio.
“Negli anni ’50 Amintore Fanfani fu protagonista del primo piano nazionale per la costruzione di alloggi popolari che interessò l’intero Paese, con la realizzazione di 355.000 nuove abitazioni e l’occupazione di 41 mila operai e 200 architetti. Ora dopo quasi 30 anni di sostanziale inattività in questo settore –continua Mantovani- il Governo ha dato il segnale tanto atteso: un nuovo grande piano di edilizia residenziale per dare una casa alle oltre 600.000 famiglie che attendono da anni un’abitazione”.
“Si sostiene la crescita del Paese –prosegue Mantovani- non solo con le grandi opere, per quanto indispensabili, ma anche con le case, che daranno serenità alle famiglie e lavoro a tanti operai, professionisti ed imprese”.
“Con Berlusconi –conclude Mantovani- la politica abitativa, al pari di altri grandi stati europei ritorna dunque centrale nelle azioni di Governo”.