L'Inter vince la stracittadina col Milan. Goleada per Juve e Roma, è lotta scudetto 'a due'. Tre punti anche per Torino, Verona e Fiorentina. Lazio sempre più in crisi.
Il primo anticipo del sabato si apre con la sfida tra LIVORNO E UDINESE che si chiude per 2 a 1 a favore degli ospiti. Vittoria meritata per i friulani, che si impongono dal primo al 90esimo minuto sugli avversari, surclassandoli sulle fasce (positiva la prova di Basta che sulla destra è spesso inarrestabile) e centralmente con le buone prove di Allan e Pereyra che garantiscono il maggior possesso di palla con grande energia abbinata a qualità nel trovare in più occasioni il più che positivo Nico Lopez in avanti. Immediato vantaggio dell’Udinese, con un bel sinistro di Nico Lopez che sfrutta un grave errore di Emerson e insacca di sinistro l’incolpevole Bardi per l’1 a 0, con il Livorno, opaco e impreciso in difesa, con una linea mediana discreta nella copertura, ma poco fantasiosa nel proporre palloni precisi per le punte, con il solo Siligardi, bravo a lottare e a costruirsi da solo azioni da gol, trovando la splendida perla dell’1 a 1, con un bel dribbling a superare Domizzi, per poi insaccare in rete con un preciso destro. E’ poi l’Udinese a controllare l’incontro e a farsi più pericolosa, sfiorando prima la rete con Allan, il cui tiro cross viene salvato da Bardi (che devia sulla traversa prima che la difesa allontani il pericolo), con gli errori difensivi che costeranno però cari ai livornesi, imprecisi in marcatura anche sui calci piazzati, con Danilo che da corner impatta di destro, trovando la gran risposta del portiere, che nulla può sul successivo tap in vincente di Heurtaux, per la rete del 2 a 1, che visti i poco concreti tentativi di rimonta, si trasforma nella preziosa e importantissima vittoria friulana.
Termina per 1 a 1 la sfida tra CAGLIARI e NAPOLI. Succede tutto o quasi nel primo tempo, con i sardi che partono decisamente meglio, mettendoci grande determinazione, attaccando con veemenza e trovando subito il vantaggio, con Astori che, lanciato sulla sinistra da Naingollan, sfrutta un grave errore di posizionamento di Maggio e mette in mezzo un preciso assist, con Nenè che insacca di sinistro sottoporta l’1 a 0. Immediata la reazione del Napoli, con le quattro punte innescate con lanci dal centrocampo che cercano la giocata, con Callejon che apparecchia per Higuain, il cui destro risulta però debole. Il Cagliari è comunque più che vivo e sospinto dalla grande partita di Naingollan in copertura, che recupera palloni ed è di gran contributo offensivo, con lanci millimetrici e inserimenti in area, sfiorando subito il 2 a 0 con un bel sinistro di controbalzo, prima dell’1 a 1 del Napoli per rigore concesso per fallo di Pandev realizzato freddamente da Higuain. La gara continua poi a vivere delle grandi giocate di Naingollan (migliore in campo e pericoloso con un bel destro), Cossu e Nenè, sempre pericolosi con il loro gran movimento in area, al quale rispondono un Napoli piuttosto sottotono, da registrare, oltre alla scarsa spinta dei terzini e alla poca compattezza del centrocampo, la prova positiva di Behrami, bravo a lottare e a recuperare palloni in mezzo al campo, di Higuain, che pur senza ricevere rifornimenti è un costante punto di riferimento in avanti con il suo gran movimento, e Callejon, migliore dei suoi, per uno contro uno e pericolosità, a creare l’ultima emozione del match con un gran destro al volo che termina in rete, con la perla annullata per sospetto fuorigioco per il pari finale che sta bene al Cagliari e molto meno al Napoli.
Il lunch match tra BOLOGNA E GENOA vede quest’ultimo sconfitto per 1 a 0. Padroni di casa determinati e generosissimi quelli schierati dall’allenatore Pioli, che in caso di sconfitta, vedrebbe il suo esonero una certezza, con un 3-4-1-2, per cercare di trovare i 3 punti. Le prova tutte il Bologna, che fa la partita, grazie al gran lavoro di pressing e aggressività di Khrin e Perez, che seppur non sempre precisi nelle aperture, fungono benissimo da diga. Cerca in tutti i modi il Bologna la via della rete, con i cross dalle fasce di Morleo e Kone per le punte Moscardelli e Cristallo, con il greco pericoloso anche sugli inserimenti, con Diamanti da cui parte ogni azione emiliana, con il capitano che svaria su tutto il fronte disegnando precisi assist per i compagni, tentando anche il tiro da fuori, oltre a disegnare punizioni tagliate per i compagni (pericoloso Natali il cui colpo di testa termina di poco fuori). La difesa a 3 del Genoa dimostra pienamente di essere tra le più in forma del campionato, e blocca quasi tutti i tentativi avversari, concedendo successivamente solo un pericoloso destro al volo di Kone su sponda di Moscardelli, che è però centrale, con gli ospiti bravissimi a difendere ma quasi inesistenti in avanti, con Gilardino isolatissimo, con solo alcuni cross e uno contro uno sulle fascia sinistra di Kone. La ripresa, nonostante un pericoloso colpo di testa terminato fuori di Manfredini su cross di Vrsaljko, vede sempre il Bologna fare la partita, con Diamanti che è il migliore dei suoi, a far esplodere il dall’Ara, convertendo in rete una sponda di Moscardelli, con un sinistro chirurgico per l’1 a 0. La restante parte del match vede il Bologna gestire il vantaggio sulle ali dell’entusiasmo per la rete, sfiorando il raddoppio con un destro di Moscardelli, per poi resistere negli ultimi minuti, ai mai davvero pericolosi attacchi degli ospiti, con Perez, Mantovani, Moscardelli, preziosissimo anche in ripiegamento, e un super capitano e uomo squadra come Diamanti, che gettano il cuore oltre l’ostacolo, portando a casa una fondamentale vittoria e salvando così il loro allenatore Pioli.
Vince per 4 a 1 la JUVENTUS in casa dell’ATALANTA. Gli ospiti entrano sin da subito in partita, dominando poi il resto del match. I bianconeri costruiscono un buon gioco e passano subito in vantaggio con Tevez. L’Atalanta cerca di non perdere il passo e sfruttando una disattenzione avversaria, riescono a pareggiare, con Moralez su assist di Bonaventura. La Juve, dopo aver subito un pò di pressing avversario, torna in partita gestendo il possesso di palla e rendendosi pericolosi in zona gol con Pogba, che colpisce una traversa da pochi passive Tevez che, lanciato a rete, non riesce a superare Consigli. Il gol del vantaggio arriva grazie a una bella giocata di LIorente che serve perfettamente Pogba in area, mettendolo in condizioni di riportare in vantaggio i suoi. La Juve, galvanizzata dal vantaggio, domina il match e gestisce il possesso di palla, impedendo all’Atalanta di impostare il proprio gioco e costringendola a subire, rischiando il terzo gol di Bonucci. A chiudere definitivamente i giochi, è poi Vidal che sigla il 4 a 1 su assist di Lichtsteiner.
Conquista i tre punti anche la ROMA, che si impone per 4 a 0 contro il CATANIA. I padroni di casa partono forte, con tanta aggressività e rapidi passaggi a caccia del gol. Ljajic si fa subito pericoloso con un buon destro, a cui segue la rete su palla inattiva, con Destro che da calcio d’angolo fa sponda e Benatia insacca di testa l’1 a 0. Gli avversari non riescono a contrastare i giallorossi, dimostrandosi spenti e poco propositivi, tranne che per la buona prestazione di Frison, che salva i suoi in più occasioni. La ripresa vede sempre dominare i padroni di casa, che attaccano a spron battuto, a fronte degli ospiti ancora passivi e opachi. Particolarmente ispirati Totti, Gervinho e Destro che sigla il 2 a 0 su cross d Maicon. Segue poi il 3 a 0 di Benatia, che realizza la sua doppietta personale e insacca di testa su calcio piazzato. Ancora altre occasioni che vedono protagonisti Totti e Gervinho (dubbi i due rigori non concessi a quest’ultimo), che colpisce un palo su assist del primo, con la partita ormai chiusa, senza che gli avversari riescano ad imporre il loro gioco e a tentare una reazione, per il 4 a 0 finale di Gervinho.
Vittoria per la FIORENTINA per 1 a 0 in casa del SASSUOLO. Partono bene i padroni di casa, che danno una buona prova di personalità, si fanno pericolosi con Berardi che colpisce troppo debolmente. Sfruttano le accelerate di Zaza, fermato da Neto, e qualche contropiede, con l’unico errore di non concretizzare l’ultimo passaggio. La viola fatica a impostare il proprio gioco e risponde con un tiro di Ilicic, a cui segue però la reazione di Berardi, il pericoloso colpo di testa di Zaza e il tentativo di Marrone. Il secondo tempo vede una Fiorentina più decisa in campo, che aumenta il possesso palla, ma gli avversari non sembrano intenzionati a cedere, anche se scivolano su alcuni errori difensivi, con la viola che non riesce a sfruttare le occasioni. La stanchezza per il Sassuolo inizia a farsi sentire, e le incursioni viola sono sempre più frequenti, prima con Ilicic e poi Giuseppe Rossi con il suo destro mandato in angolo da un ottimo Pegolo, bravo poco dopo a respingere un temibile colpo di testa di Ambrosini. Ma il gol è nell’aria, e si materializza con un potente destro dal limite dell’area di Rossi che si insacca nell’angolino. Il Sassuolo non ci sta, si riversa in attacco e prova a reagire con una conclusione dalla distanza di Chibsah prima (con Neto bravo a parare), e Floro Flores poi, ma è troppo tardi.
Si conclude per 1 a 1 il match tra SAMPDORIA e PARMA. Inizio equilibrato, con entrambe le squadre che si studiano a vicenda, senza rendersi particolarmente pericolose. La Samp è più veloce nel giro palla e riesce a portarsi in vantaggio sfruttando l’unica temibile occasione costruita, che scaturisce da una punizione dalla trequarti, con Eder che vince il rimpallo su Felipe e trafigge Mirante con un potente destro. La ripresa vede farsi più propositivi gli ospiti, con la Samp che arretra in difesa, con il monologo gialloblu che, dopo diverse occasioni (buone quelle di Sansone e Parolo) vede il gol del pareggio con Lucarelli, che, da calcio d’angolo insacca in rete, libero da marcature. Il Parma cavalca l’onda e sfiora il raddoppio prima con Amauri (con la palla che finisce sopra la traversa) poi con Sansone (autore di un potente destro al limite dell’area) e Marchionni (abile a recuperare un buon pallone), a fronte di alcune occasioni avversarie, che prima si mangiano un contropiede e poi sprecano ancora con Eder, che non serve Pozzi, libero da marcatura e poi è Krsticic a sfiorare il palo, per il pareggio finale.
La sfida tra VERONA e LAZIO termina per 4 a 1. Buon inizio per i padroni di casa, che nel complesso dominano la gara e si dimostrano cinici a sfruttare le occasioni costruite, tanto da passare subito in vantaggio con gol di Toni. Di contro, la Lazio non è da meno, e dopo lo svantaggio, non molla e si riporta in partita con Biglia, che sigla l’1 a 1. Ma il pareggio dura poco, con Iturbe che porta i suoi sul 2 a 1. La ripresa vede una Lazio più propositiva e meglio disposta in campo che costruisce due buone occasioni che però non si concretizzano e le costano caro, con il terzo gol avversario firmato Romulo, a cui segue il 4 a 1 finale di Toni, che sfiora persino la tripletta personale, a fronte di una Lazio impalpabile nella reazione e poco incisiva nella fase realizzativa, non sapendo sfruttare le occasioni costruite.
Vince per 4 a 1 il TORINO contro il CHIEVO VERONA. Buona partenza per gli ospiti, che confezionano una bella azione che li porta subito in vantaggio: riceve palla Sardo, che stoppa di petto, supera Pasquale e crossa verso l’area, con l’accorrente Thereau che insacca l’1 a 0 con un tiro al volo. Il Torino non ci sta e va a caccia del pareggio, con il Chievo che cerca di opporsi, ma commette un errore difensivo: Dainelli serve involontariamente Cerci, abile a favorire Immobile, che trafigge Puggioni con un forte destro da centro area, che vale l’1 a 1. La ripresa vede un Torino molto propositivo, cercare di partire in contropiede, veloce nelle ripartenze, con ancora protagonista Immobile, che sigla il 2 a 1: riceve palla dalla sinistra, si accentra in area ed esplode un gran destro che si insacca in rete. I granata vogliono chiudere il match ed è bravo Cerci a confezionare un preciso assist per l’accorrente Vives, che libero da marcature, realizza il 3 a 1 di interno destro, con il Chievo che commette un pò troppi errori difensivi, lasciando spazi agli avversari, per la sconfitta finale.
L'attesissimo Derby milanese tra INTER e MILAN si conclude per 1 a 0 a favore dei nerazzurri. L'inizio di partita vede protagonista la squadra di Allegri, brava a contenere il gioco degli avversari e a rendersi pericolosa in avanti grazie all'azioni dei propri singoli. Balotelli si rende subito pericoloso girando alto sulla traversa un bel cross teso dalla destra di De Sciglio. Pochi minuti dopo è invece Kakà a far sussultare i propri tifosi con un tiro da posizione molto defilata che trova impreparato Handanovic; brava la difesa interista a intervenire tempestivamente sulla respinta maldestra del proprio portiere mettendo in calcio d'angolo.
La squadra di Mazzarri non riesce ad avvicinarsi alla porta di Abbiati, le uniche occasioni arrivano da un tiro da fuori di Guarin e da un colpo di testa di Nagatomo che si spengono sul fondo. Al 25' è sempre il Milan ad andare vicino al gol su azione da calcio d'angolo. Handanovic sbaglia il tempo dell'uscita e lascia la porta sguarnita; Poli però non è bravo ad approfittare dell'occasione calciando alto. Al 39' grandi proteste interiste per un intervento di Zapata su Palacio in area di rigore; il milanista entra da dietro in ritardo sull'argentino ma l'arbitro Mazzoleni lascia proseguire. Nel finale della prima frazione la partita si innervosisce con due brutti falli non sanzionati però dal direttore di gara. Prima è Guarin che colpisce con il gomito Bonera, poi Muntari che entra direttamente sulla caviglia di Jonathan. Il secondo tempo inizia con l'Inter nettamente più propositiva e determinata sia nel recupero di palla che in fase propositiva. E' però il Milan a rendersi ancora pericoloso con Balotelli, che prima impegna Handanovic con un tiro da posizione defilata e poi mette di poco a lato un cross di Muntari con una bella girata al volo di esterno destro. Nel finale di gara il calo fisico dei rossoneri favorisce l'iniziativa interista. Palacio va vicinissimo al gol costringendo Abbiati a un decisivo doppio intervento. All'85' però l’argentino sblocca finalmente la gara con uno splendido colpo di tacco su cross di Guarin. Nel finale il Milan prova a dare il tutto e per tutto senza però riuscire a pareggiare; negli ultimi minuti i rossoneri rimangono anche in dieci per l'espulsione di Muntari, protagonista di una rissa a bordo campo con Kuzmanovic. L'Inter vince meritatamente la stra-cittadina e porta a casa tre punti fondamentali per il suo cammino in campionato.
La 17esima giornata di serie A è ricca di gol e vede la vittoria dell’Inter nel derby contro il Milan. La Juve si mantiene in vetta a più 5 dalla Roma, vittoriosa contro il Catania. Sconfitta pesante per la Lazio, tre punti per Fiorentina, Verona e Torino, mentre pareggia il Napoli in casa del Cagliari.