«Il Natale è una battuta di arresto in senso positivo, come una pausa di silenzio durante una musica, un’occasione propizia per riflettere sul senso da dare al nostro cammino». Lo ha detto questa sera l’Arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola ai lavoratori e ai pensionati della società A2A e della controllata Amsa che questo pomeriggio sono venuti numerosi ad accoglierlo e a salutarlo nelle sede di Corso di Porta Vittoria 4.
«Il progresso tecnico scientifico compiuto nella modernità ha lasciato all’uomo tante schegge preziose, piene ognuna di significato, ma occorre ritrovare il senso che possa unificarle, perché senza una senso noi non possiamo lavorare, riposare, vivere gli affetti», ha sottolineato l’Arcivescovo che, rispondendo alle domande di tre lavoratori (un impiegato, una pensionata, un’operaia dell’Amsa), ha sollecitato ognuno a farsi protagonista. «Nel mondo contemporaneo, l’uomo non può più nascondersi dietro le ideologie. Oggi, dopo la caduta dei muri, la risoluzione di gravi problemi della contemporaneità è affidata al capacità di cambiamento individuale. Questa è una grande opportunità per il soggetto che diventa finalmente protagonista».
Le parole del Cardinale sono state precedute dal saluto del presidente del Consiglio di sorveglianza Pippo Ranci Ortigosa che ha sottolineato l’evoluzione dell’azienda negli anni. Dopo l’Arcivescovo ha preso la parola il presidente del consiglio di gestione Graziano Tarantini che ha riflettuto sulla necessità di bilanciare capitale e lavoro.
Al termine dell’incontro il Cardinale si è intrattenuto con i lavoratori, stringendo le mani e facendo arrivare ad ognuno il proprio augurio.