Gli Azzurri deludono alla Confederations Cup
E questi sarebbero i Campioni del Mondo in carica? L’uscita anticipata dalla Confederations Cup di domenica scorsa, 21 giugno, non ha fatto altro che mettere in luce una serie di dubbi ed interrogativi sulla nostra Nazionale maggiore. Domande e perplessità attorno ad un gruppo, quello che in fondo ci aveva fatto sognare solo tre anni fa, che, oggi, sembra svogliato e triste, senza anima e cuore. Forse non è stato tanto l’essere stati battuti e rimandati a casa che ha fatto più male ai tifosi, quanto, piuttosto, l’avere fatto ritorno in Italia senza avere mai provato realmente a vincere. In Sud Africa siamo arrivati da detentori dell’ultimo Mondiale, ma, forse, dei Campioni del Mondo di Germania 2006 è rimasto, purtroppo, ben poco. Dispiace ammetterlo, perché fondamentalmente, la Nazionale è sempre la Nazionale, avremmo, forse, preferito non esserci alla Confederations Cup, evitando così solo brutte figure, perché non è stata esclusivamente la gara con il Brasile (persa 3 - 0 ndr) ad avere messo in luce tutte le nostre pecche, ma l’intera manifestazione dove, a parte qualche spunto di orgoglio nella partita contro gli USA che abbiamo, poi, vinto per 3 - 1, siamo sembrati completamente e totalmente fuori dai giochi e da ogni schema. E’ vero, tutto sommato, la Confederations Cup non è un Mondiale o un Europeo, ma se tra un anno vogliamo tornare in Sud Africa per essere protagonisti, non possiamo fare finta di niente, nasconderci ‘dietro un dito’ come stanno facendo sia lo stesso tecnico Marcello Lippi sia molti addetti ai lavori. Questo triste capitolo per l’Italia calcistica deve essere un punto di partenza per una ricostruzione seria ed attenta. Complimenti a tutti per le emozioni che ci hanno regalato nel 2006, ma è arrivato il momento di cambiare. Spazio ai giovani, magari con qualche pedina di riferimento, i cosiddetti ‘veterani’ del gruppo, pronti per una nuova stagione ‘Azzurra’. Alcuni elementi nuovi sono stati portati in Sud Africa, ha ragione Marcello Lippi, anche se, però, sono stati lasciati in panchina, per fare posto ad atleti, che sono stati certamente dei grandi campioni, ma che, in questo momento, non avevano né la preparazione fisica né la condizione e forse sono ormai al tramonto della loro straordinaria carriera. Bisogna riflettere. E subito! Per tornare ad essere di nuovo competitivi.
CON UN ANNO DI RITARDO, MA CHIEDIAMO UGUALMENTE SCUSA ALL'EX CT AZZURRO DONADONI
Chiediamo scusa a Roberto Donadoni. E lo facciamo con tutta l’onestà di questo mondo. Se lo scorso anno, infatti, all’indomani dell’eliminazione dall’Europeo ad opera della Spagna (che avrebbe, poi, vinto il titolo ndr), avevamo definito la sua Nazionale la più brutta mai vista negli ultimi anni, forse era perché la ‘seconda Italia’ targata Marcello Lippi non era ancora scesa in campo. Lippi è stato certamente un allenatore vincente, onore a tutti i titoli conquistati nella sua carriera, ma questo non vuol dire che tutto gli sia concesso. Giocare male ci può stare, una sconfitta può succedere, sbagliare una formazione è capitato a tutti, anche ai ‘migliori’ tecnici, quello che, invece, non ci è piaciuta è stata l’arroganza che il nostro mister ha mostrato nel corso dell’intera competizione. Gli è stato più volte chiesto se fosse arrivato il momento di una rivoluzione e lui o non ha risposto o lo ha fatto in modo quasi seccato. E’ ora che tutti si facciano un serio esame di coscienza...