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Castano Primo

Parrucchieri: "Stop agli abusivi"

Un coro unanime quello che si sta alzando tra chi ha un'attività in città. "Basta. E' il momento di farci sentire". Dopo gli esposti e gli incontri, adesso anche un volantino.

La voce è diventata ormai un vero e proprio coro unanime. I punti cardine, poi, per tutti sono sempre gli stessi: da una parte “combattere l’abusivismo”, dall’altra “sensibilizzare la cittadinanza”. “Basta! E’ il momento di farsi sentire”. Ancora di più. Ancora più forte. Perché se tanto hanno già fatto e detto (prima gli esposti, alla Confartigianato ed alla guardia di Finanza, quindi i vari incontri con le forze dell’ordine, appunto, e contemporaneamente con l’Amministrazione comunale), tanto sanno che devono ancora fare e dire. E allora, non si è perso tempo, ma di nuovo (o meglio non si sono praticamente mai fermati) i parrucchieri di Castano Primo sono scesi in campo, stavolta con un volantino che in questi giorni è stato distribuito negli esercizi commerciali della città. Il testo, semplice e chiaro: “Abusivismo – si legge – Non permettere che abbia il sopravvento su chi lavora in sicurezza e professionalità”; ancora “Professionisti che rispettando la legge tutelano i vostri diritti pagando le tasse. Usufruire dei servizi illegali, significa rendersi complici consapevoli di un declino delle varie professioni artigiane”. “La situazione sta diventando insostenibile – spiega un gruppo di parrucchieri castanesi – Una ventina, venticinque forse le realtà “non in regola” presenti in paese e diverse le segnalazioni che ci arrivano puntualmente”. Nello specifico si tratta di persone che hanno ricavato un’attività, alcune nei locali all’interno delle loro abitazioni, altri creando quasi dei veri e propri negozi (con tanto di attrezzature necessarie per l’impiego), altri infine si recano direttamente a domicilio (il “casa per casa”, per intenderci che però è consentito unicamente se si sa una sede fissa e la partita Iva “Con la sola partita Iva non è permesso – continuano gli stessi parrucchieri – Non è vero quando si dice che lo si può fare. La gente deve saperlo”). “Poi le questioni dal punto di vista della sicurezza e igienico – sanitarie – ribadiscono – I prodotti che vengono utilizzati devono rispettare e rispecchiare normative specifiche per la salute degli stessi operatori e della clientela. Servono interventi decisi e concreti. Noi che abbiamo un’attività, infatti, ci troviamo a doverci confrontare quotidianamente con le spese di gestione e dal punto di vista fiscale, nel rispetto delle leggi e per essere nel giusto. Chiediamo che si faccia qualcosa e presto, ci stiamo muovendo in ogni direzione possibile e con le varie istituzioni competenti”.

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