Alluvione: sono i giorni delle lacrime, del dolore e della rabbia. Tutti al lavoro per riscostruire quanto è andato distrutto. Tra soccorsi, interventi e solidarietà.
La rabbia, la disperazione e il dolore di chi si è visto portare via tutto. La Sardegna fa la conta dei danni (ingenti) e intanto lavora per cercare di ricostruire quello che purtroppo oggi non c’è più. Le immagini dell’alluvione (il ciclone “Cleopatra”) che si è abbattuto su gran parte dell’isola (in 24 ore è praticamente caduta la pioggia di 6 mesi) si mischiano con i ricordi, le storie e soprattutto le domande. “Perché?”. “Si sarebbe potuto evitare?”. E contemporaneamente si guarda avanti, al presente ed al futuro. Gli uni accanto agli altri, il popolo sardo non si è praticamente mai fermato: c’è una ferita aperta che deve essere curata, c’è una regione letteralmente in ginocchio che vuole rialzarsi e farlo al più presto, c’è la gente (tanta, tantissima) che vuole e deve poter pensare ad un domani migliore. UNA STRAGE – 16/17 morti, tra i quali 4 bambini, e quasi 2800 persone evacuate. Poi le case, i raccolti, le aziende, le strade ed i ponti completamente distrutti e di cui adesso non rimane altro che cumuli e cumuli di macerie. Il bilancio è stato terribile e potrebbe purtroppo ancora salire nei prossimi giorni e nelle prossime ore. La parte più colpita quella centrale e settentrionale, in particolare le zone di Olbia, Nuoro e Oristano. STATO DI EMERGENZA – Il Consiglio dei Mininistri ha “dichiarato lo stato di emergenza”. Il premier Enrico Letta ha parlato di “tragedia nazionale”, annunciando “uno stanziamento immediato di 20 milioni di euro” (che potrebbero arrivare fino a 200). Mentre il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, ha spiegato “sulla Sardegna sono caduti 440 millimetri di acqua in 24 ore, la quantità di pioggia che nel nostro Paese arriva in 6 mesi”. SOCCORSI E SOLIDARIETA’ – La macchina dei soccorsi e gli aiuti stanno arrivando da tutta Italia e da più parti. Diversi, infatti, i mezzi dei vigili del fuoco, dell’esercito, delle forze dell’ordine ed il personale sanitario impegnati sul posto e che continuano ad aggiungersi. Diverse anche le azioni e le raccolte fondi che in molti hanno avviato e che ora dopo ora stanno nascendo.
FASI E CIRCOLI SARDI: RACCOLTA FONDI DI AIUTO
Le diverse sedi dei circoli dislocate su tutto il territorio (tra cui il ‘Grazia Deledda’ di Magenta) aperte ai cittadini sardi e non ed alle associazioni ed enti che fin da subito hanno espresso tutta la loro solidarietà e disponibilità ad aiutare le famiglie e le imprese della Sardegna colpite dall’alluvione a superare le gravissime conseguenze causate dal ciclone ‘Cleopatra’. La FASI (Federazione Associazioni Sarde in Italia) in prima linea per portare aiuti e programmare le necessità e gli interventi secondo quanto richiesto dai comuni colpiti, dalla Protezione civile e dall’Anci.
'MOBY S.P.A.', SERIE DI SERVIZI PER L'EMERGENZA
Una serie di misure straordinarie per passeggeri, soccorritori, volontari e in generale per i residenti dei comuni colpiti dall’alluvione. La compagnia ‘Moby S.p.A.’ in campo per dare il proprio sostegno e contributo. Così, ecco che la stessa realtà ha deciso di mettere a disposizione per quanti avessero la necessità di raggiungere amici e familiari che risiedono nelle zone dichiarate in stato di emergenza, passaggi gratuiti da e per la Sardegna (camion e mezzi di soccorso verranno trasportati gratuitamente; e anche quei passeggeri che hanno già acquistato un biglietto, con partenza fino al 10 dicembre, potranno richiedere gratis lo spostamento del viaggio; chi ha prenotato nel periodo dal 18 al 25 novembre potrà, entro il 10 dicembre, richiedere il rimborso senza penale del biglietto oppure riutilizzarlo, sempre entro la stessa data). Per maggiori informazioni è possibile contattare l’assistenza clienti Moby al numero 199303040 o direttamente alla biglietteria del porto di Olbia.
ECCO L’ELENCO DEI COMUNI COINVOLTI: Olbia, Arzachena, Loiri, provincia di Nuoro, Torpe, Dorgali, Galtelli, Oliena, Medio Campidano, San Gavino, Siliqua, Uras, Terralba, Marrubiu, Pabillonis, Villacidro, San Nicolò Arcidano, Solarussa (l’elenco dei comuni verrà periodicamente aggiornato).