Attività della Guardia di Finanza che ha permesso di disarticolare un'associazione a delinquere specializzata in truffe alle società. 5 ordinanze di custodia cautelare.
Nel corso di una complessa attività investigativa, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Milano hanno disarticolato un’associazione a delinquere, operante nel nord Italia, finalizzata alla commissione di una serie di delitti contro il patrimonio quali la bancarotta fraudolenta e la truffa, nonché reati di falsità materiale, ideologica e uso di documenti falsi, traendo in arresto 5 persone (tra cui due imprenditori e un commercialista, tutti residenti nel Varesotto). Le indagini, avviate nel 2011 dal Gruppo di Legnano, hanno permesso di stimare in oltre 650 mila euro l’ammontare delle truffe perpetrate dal sodalizio criminale a danno di oltre 30 società italiane, in poco più di un anno di attività illecita. L’attività d’indagine è iniziata con una denuncia-querela presentata da un pensionato comasco che, nel giro di pochi mesi, era stato raggiunto da numerose richieste di pagamento da parte di società che affermavano di aver avuto rapporti commerciali con la Cartopack S.r.l., società con sede a Legnano, della quale egli risultava rivestire la carica di rappresentante legale. A seguito della denuncia, i finanzieri del Gruppo di Legnano, hanno avviato i primi riscontri che, nel giro di pochi mesi, hanno svelato l’esistenza di una stabile organizzazione di uomini e mezzi finalizzata alla commissione di truffe, falsi documentali e reati contro il patrimonio che, operando in nome e per conto della Cartopack S.r.l. (società acquisita attraverso la predisposizione di falsa documentazione amministrativo-contabile, mediante l’appoggio di un commercialista compiacente), ha contratto innumerevoli obbligazioni, ricevendo beni e servizi che non sono mai stati pagati ai fornitori. Il modus operandi dell’associazione, ricostruito mediante escussioni di numerosi testimoni, riconoscimenti fotografici, perquisizioni, sopralluoghi e pedinamenti, nonché con l’ausilio delle intercettazioni telefoniche, può essere così descritto:
· individuazione e scelta della società da rilevare, in regola con le prescrizioni stabilite dalla legge;
· trasferimento meramente formale della titolarità della stessa ad un soggetto
inconsapevole, mediante l’utilizzo di falsi documenti d’identità;
· predisposizione della sede legale e contestuale adempimento di tutte le formalità
amministrative e burocratiche finalizzate a far apparire operativa la società, anche in
questo caso impiegando falsa documentazione (scritture contabili, bilanci, dichiarazioni dei redditi, biglietti da visita.);
· acquisto di consistenti quantitativi di merce di ogni genere, anche estranea all’oggetto sociale
· abbandono degli uffici sociali prima della scadenza dei pagamenti, dopo aver trasferito la merce fraudolentemente acquistata presso altre sedi.
Le indagini hanno così svelato che la società legnanese era l’ultima di una serie di
imprese che, come le precedenti, era destinata a sparire dopo un breve periodo di
“attività”, lasciando debiti per migliaia di euro nei confronti di molteplici fornitori operanti in tutta Italia. Individuati i principali membri del sodalizio, le Fiamme Gialle hanno poi proceduto alla perquisizione di varie abitazioni private nonché di alcune società attive nel Varesotto (in particolate la Doctorline S.r.l. e la Doctorline Group S.r.l. entrambe di Uboldo, e la Working in Progress Soc. Coop. di Saronno), amministrate di fatto da D.B.F, promotore dell’organizzazione. Le ricerche dei militari si concludevano con il rinvenimento di parte della merce fraudolentemente acquistata dalla Cartopack S.r.l., tra cui tappi particolari brevettati da una società vicentina, flaconi, scatole, fusti metallici e cisterne contenenti prodotti chimici di cui le citate società non hanno saputo giustificare la provenienza. Importanti riscontri si sono poi avuti anche dalle perquisizioni condotte presso le abitazioni degli indagati, che hanno consentito di rinvenire, oltre a svariati beni venduti alla Cartopack S.r.l., anche documenti e computer il cui esame ha definitivamente permesso di accertare le responsabilità dei cinque principali soggetti partecipanti al sodalizio criminale. La Procura della Repubblica di Milano ha chiesto ed ottenuto dal Tribunale l’applicazione di 5 ordinanze di custodia cautelare di cui 4 agli arresti domiciliari e 1 in carcere.