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Magnago

Vajont: Magnago non dimentica

Era il 9 ottobre 1963, una disastro che ha spezzato oltre 2000 vite. 50 anni dopo la città del nostro territorio ricorda quei terribili momenti con una commemorazione. La mattina per gli studenti, poi alcune testimonianze. Appuntamento venerdì 15 novembre.

La sera del 9 ottobre 1963, alle 22.39, dalle pendici del monte Toc, 300 milioni di metri cubi di roccia precipitarono alla velocità di 80 chilometri l'ora nel bacino artificiale della diga del Vajont, all'epoca la più alta d'Europa. La frana sollevò una immensa onda d'acqua e detriti che si abbatterono sui paesi di Longarone, Pirago, Rivalta, Villanova, Fae', Erto , Casso e sulle frazioni di San Martino, Pineda, Spesse, Patata, Il Cristo. Complessivamente, la tragedia causò la morte di oltre 2000 persone. L’Amministrazione Comunale, in collaborazione con il Comitato Sopravvissuti del Vajont, dedica il prossimo venerdì 15 novembre una giornata a ricordo della grave tragedia che colpì la popolazione del Vajont. La giornata celebrativa, patrocinata dalla Provincia di Milano, al mattino sarà rivolta agli studenti della scuola secondaria di primo grado 'Don Milani', mentre alla sera (alle 21) spazio alle autorità, alle associazioni di volontariato di Protezione Civile ed alla cittadinanza con un incontro nella sala conferenze della biblioteca. Presenti all'importante momento di riflessione e ricordo: Micaela Coletti, presidente e fondatore del Comitato Sopravvissuti del Vajont, e Gino Mazzorana, fondatore del Comitato Sopravvissuti del Vajont.

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