Si chiama 'San Lui Mo', il progetto dedicato alla storia degli emigranti buscatesi tra il 1880 e il 1920 e fortemente voluto dall’associazione ‘5 agosto 1991’.
Si chiama ‘San Lui Mo’ il progetto dedicato alla storia degli emigranti buscatesi tra il 1880 e il 1920 e fortemente voluto dall’associazione ‘5 agosto 1991’, in collaborazione con la biblioteca ed il comune di Buscate. Una storia ormai e purtroppo dimenticata, che però ha visto centinaia di compaesani partire alla volta delle Americhe, ma anche degli altri Paesi europei e dell’Asia, in cerca di una vita migliore e di fortuna. Storie di vita di cui si sono perse molte tracce, ma forse non tutte. “Il nome del progetto deriva dall’etichetta spesso spillata sui berretti degli emigranti diretti a St. Louis, Missouri e serviva per farsi riconoscere all’arrivo a Ellis Island – spiega Guglielmo Gaviani, portavoce e coordinatore del gruppo di ricerca – L’interesse per il fenomeno dell’emigrazione è nato ormai due anni fa quando un mio amico mi informò per la prima volta dell’esistenza del diario di Giuseppina Croci, conosciuta a Buscate come ‘la Chinésa’ perché prima di risiedere in paese era stata a Shanghai per lavoro. Da subito, insieme all’attrice Nora Picetti, abbiamo deciso di presentare pubblicamente quest’opera. All’evento, ho conosciuto Ernesto Milani, studioso di emigrazione lombarda, che ha lanciato l’idea di approfondire il fenomeno dell’emigrazione buscatese. Facendo le prime ricerche, ho scoperto che tra il 1880 e il 1920 almeno 370 buscatesi hanno lasciato il nostro paese per emigrare in America”. Da questo lavoro di ricerca è nato un documento intitolato ‘Mi a vò via’, che è diventato la base del progetto, che oggi vede coinvolte quasi una decina di persone “Gli obiettivi che ci siamo posti sono due: raccogliere il materiale documentario attraverso le fonti disponibili per poi fare una mostra-convegno; quindi produrre un libro”. In parallelo, infine, è già attivo il sito bilingue ‘Buscatesi nel mondo’, ospitato da quello della biblioteca.