Si ferma la Roma, finisce 1 - 1 col Torino. Tre punti importanti per Juventus, Napoli, Inter, Verona e Fiorentina. Male ancora Milan e Lazio, rischiano Allegri e Petkovic.
Il primo anticipo della undicesima giornata di campionato di serie A termina con una preziosa vittoria della JUVENTUS, che vince a Parma per 1 a 0. Buon inizio dei padroni di casa che hanno un approccio decisamente positivo alla partita, con un ampio e preciso giro palla a favorire l’inserimento degli esterni e dei centrocampisti, grazie al buon lavoro di Cassano e Amauri che aprono spazio per i compagni, con Gobbi che, servito da Parolo, indirizza fuori con un pericoloso tiro cross. La Juve reagisce con la fisicità e la tecnica dei suoi giocatori, rendendosi pericolosa con Tevez e un destro di Vidal, faticando però a far male al Parma, non riuscendo a trovare giocate facili e verticalizzazioni, tentando allora di trovare più spazio sugli esterni, con Giovinco pericoloso su uno di questi cross. I gialloblu sono attenti, ma abili nelle ripartenze a sfiorare la rete di Amauri, servito da un cross su bella azione personale di Biabiany. Gli ospiti, anche quando in difficoltà, hanno delle buone soluzioni in panchina per cambiare le sorti del match, con il neo entrato Quagliarella che propizia il gol vittoria grazie a un suo destro che centra la traversa e con il ben appostato Pogba che ribadisce in rete, con il Parma che nonostante i numerosi tentativi, non riesce più a pareggiare per la vittoria finale bianconera.
Ennesima sconfitta per il MILAN che perde a domicilio per 2 a 0 contro la FIORENTINA. Partita contratta, con le due squadre che cercano di metterla sulla corsa, con Matos per i viola che porta il primo pericolo al match con un tiro cross respinto. Il Milan reagisce grazie al talento di Kaka’ da cui passano tutte le azioni offensive, trovando prima Zapata che alza di poco alto di testa, per poi servire Muntari che calcia però troppo debolmente di sinistro. Poi accade l’episodio che cambia la partita, con una punizione di Vargas che trova la deviazione di Muntari per l’1 a 0. Il Milan mostra poco gioco, poche idee e sono solo alcuni spunti ancora dei singoli (Balotelli e Kakà) a tentare di riaprire il match, anche se è l’ennesimo errore difensivo a condannare i rossoneri che si erano comunque prodigati in una buona reazione di orgoglio, con Gabriel che devia sui piedi di Valero un innocuo cross di Joaquin, con Valero che realizza a porta vuota il 2 a 0 finale.
Termina per 2 a 1 la sfida tra NAPOLI e CATANIA. Partita senza storia, quella del San Paolo, con un Napoli spumeggiante con un calcio veloce e imprevedibile e i quattro davanti (devastanti in uno contro uno Callejon e Insigne) che, con rapidi scambi e uno-due, creano un rebus irrisolto per gli etnei, con Higuain in gran forma e difficilmente marcabile, a cui non mancano i rifornimenti dagli esterni con puntuali inserimenti. Partita già praticamente in ghiaccio nel primo tempo, con un gran sinistro di Callejon che vale l’1 a 0, replicato poco dopo da un mancino potente e preciso questa volta a firma di Hamisk. Bravo comunque il Catania a riaprire il match immediatamente, con Castro che converte in rete il 2 a 1 su assist di Biraghi, anche se è solo un fuoco di paglia, con la restante parte di match che vede i partenopei dominare in lungo in largo, sfiorando la rete a più riprese (Higuain e Insigne tra i più pericolosi) a fronte di un Catania che subisce, recriminando solo per un dubbio fallo di su Maxi Lopez per la vittoria finale azzurra.
Il lunch match si chiude con il LIVORNO vittorioso per 1 a 0 in casa contro l’ATALANTA. Grande inizio dei toscani che sviluppano il loro gioco trovando in profondità le punte, servite prontamente dal centrocampo, con la buona prova di Greco, che inventa la splendida verticalizzazione per Paulinho che incrocia chirurgicamente con il destro che vale l’1 a 0, con i padroni di casa attaccano con continuità, sia centralmente che dagli esterni (pericoloso un tiro di Luci). Cruciali nel giro di poco due episodi: prima la mancata espulsione di Emerson per fallo che sembrava da ultimo uomo per il Livorno, poi con l’espulsione di Carmona per l’Atalanta, con quest’ultima che, già in difficoltà a esprimere il suo gioco e mai entrata in partita, con Denis mai servito, capitola inevitabilmente.
Grande affermazione dell’INTER che vince in casa dell’UDINESE per 3 a 0. Ottimo avvio per i nerazzurri, che giocando spesso di prima e in velocità con grande intensità, aprono benissimo il campo sfruttando al meglio le corsie laterali, con la fascia destra particolarmente propositiva, al pari degli elementi offensivi in gran forma e ben serviti da un solido centrocampo, abile in entrambe le fasi. Dopo un tiro di Cambiasso deviato da Brkic e un altro di poco fuori di Nagatomo su assist di Jonathan, l’Inter passa con Palacio, che da calcio piazzato, insacca di testa in rete una punizione di Taider. Ranocchia replica poco dopo, deviando in rete da calcio d’angolo, su errata uscita di Brkic. L’Udinese, spenta e abulica, riesce solo a produrre una reazione di orgoglio, con due tentativi di Badu e Muriel, con Di Natale che, a inizio ripresa, impegna seriamente Handanovic. L’Inter è però troppo solida, regge bene ed è abile nelle ripartenze, con Guarin e soprattutto Alvarez, ad orchestrare al meglio tra le linee, con Palacio abile a servire l’assist per l’accorrente Alvarez che timbra il 3 a 0 finale, per una sontuosa prestazione e vittoria interista, rovinata dalla perdita, per motivi diversi, di mezza difesa (Samuel, Ranocchia e Juan Jesus, indisponibili per la prossima partita).
Si conclude con un rocambolesco 4 a 3 a favore del SASSUOLO la sfida in casa della SAMPDORIA. Partita dove a farla da padrone sono le disattenzioni difensive e la buona giornata realizzativa degli esterni e degli attaccanti, che danno vita a numerosi ribaltamenti di fronte, con poco gioco e geometrie e tante azioni individuali. Pochi minuti e la Samp è in vantaggio, con Pozzi che deposita in rete una sponda aerea di Costa. Il Sassuolo reagisce immediatamente, e dopo aver sfiorato la rete con un destro di Gazzola, trova il pareggio nella ripresa con Berardi (protagonista assoluto dell’incontro) grazie a un errore di Da Costa. Protagonista è ancora Berardi, che si procura e realizza il rigore per il 2 a 1. E’ poi Floro Flores che va via in campo aperto alla distratta retroguardia ospite e deposita in rete il 3 a 1, che sembra stendere la Samp, che ha però la forza di reagire, sospinta da un grande De Silvestri che, prima dalla fascia serve Eder per la rete che accorcia le distanze e poi trova il pari da calcio d’angolo. Il Sassuolo conquista la vittoria per un altro errore difensivo (De Silvestri a stendere Farias) con Berardi che insacca il gol vittoria da rigore.
Continua il momento di crisi della LAZIO che esce sconfitta in casa dal GENOA per 2 a 0. Eppure l’inizio è stato incoraggiante per i biancocelesti, soprattutto con buone giocate in verticale e spunti dalle fasce, con Klose pericoloso di testa su cross di Pereirinha, deviato da un attento Perin, con lo stesso tedesco ancora temibile in scivolata con bella verticalizzazione di Ledesma (buona la prova di Candreva). Il Genoa, quando può, riparte centralmente o dagli esterni cercando la testa di Gilardino. Il match rimane equilibrato con buoni spunti da ambedue le parti, anche se, alla fine, le ormai consuete disattenzioni difensive della Lazio costano care: prima per una errata marcatura su Kucka che, di sinistro, è libero di insaccare l’1 a 0, poco dopo, per un ingenuo mani di Ciani in area, che causa il penalty con Giardino, freddo nella realizzazione, portando il risultato sul 2 a 0 che non cambia nonostante gli ultimi assalti della Lazio.
Si impone per 2 a 1 il VERONA sul CAGLIARI. Grande inizio del Verona, sospinto da un super Toni, ben cercato dai compagni, che va prima in rete svettando di tesa su azione da calcio d’angolo, per poi lavorare una bella palla e offrirla ad Hallfredsson, che colpisce però troppo debolmente di sinistro. Il Cagliari non si scompone e col passare dei minuti reagisce, facendo girare bene il pallone e trovando anche alcune interessanti verticalizzazioni (pericoloso Sau con un destro deviato in corner) con Conti e Naingollan che avanzano la loro posizione supportando maggiormente l’attacco, con il belga indonesiano pericoloso da fuori. Poi, il Verona, mostra di avere nelle proprie corde giocate di prima qualità, trovando lo splendido gol con un gran triangolo tra Romolo e Jankovic, con quest’ultimo che deposita in rete di interno destro il 2 a 0. Nonostante diversi tentativi (generosissimo Naingollan, tra i migliori dei suoi, con numerose incursioni e tiri da fuori) i Cagliari trova il 2 a 1 quando è troppo tardi, con un destro al volo di Conti su assist di Avelar, per la vittoria che non ferma il volo del Verona.
Interrompe la sua scia da record la ROMA, fermata a TORINO per 1 a 1. Partita molto spumeggiante, con le due squadre che sfruttano a pieno le proprie armi: il Toro allargando il gioco e cercando l’ampiezza, così da esaltare l’abilità degli esterni e l’imprevedibilità del duo Cerci-Meggiorini, la Roma, alternando le soluzioni, viste l’enorme qualità dei centrocampisti, intervallando geometrie e passaggi filtranti nel mezzo a aperture e cross dalle fasce per sfruttare la fisicità di Borriello. In evidenza El Kaddouri per il Toro (pericoloso in due occasioni con due temibili destri), mentre la Roma ci prova con un tentativo di Borriello di testa e un tiro al volo di Florenzi su assist di Pjanic, con la sfera che termina di poco a lato, prima che la Roma trovi una grande giocata che porta alla rete, con un bel passaggio di Balzaretti che libera Pjanic sulla sinistra, con l’immediato cross del bosniaco che trova la deviazione vincente di Strootman per l’1 a 0. Nella ripresa, il Toro non sta a guardare, anzi, tenta a più riprese la via del pari, prima con un bel sinistro a giro di Cerci, ben sventato in corner da De Sanctis, con El Kaddouri ben servito da un passaggio di Cerci che calcia troppo debolmente, con Meggiorini che poco dopo, trovato in profondità con una precisa verticalizzazione, si inventa uno splendido sinistro al volo, su cui è abilissimo il portiere ad opporsi, per poi ottenere il meritato pareggio con Cerci che deposita in rete un bell’assist di Meggiorini. A questo punto, il match vede la Roma provare a segnare il gol vittoria, attaccando con continuità, scontrandosi però con un Toro attento dietro e pronto a ripartire in avanti (destro debole di d’Ambrosio) che rischia su una bella punizione finale di Ljajic, con Padelli attento, con il pari che è il risultato più giusto.
Il posticipo dell’undicesima giornata di serie A si chiude con lo 0 a 0 tra BOLOGNA e CHIEVO VERONA. Partita come da pronostico molto contratta tra due squadre attentissime dietro e concentrate a non subire gol, che faticano a costruire gioco mostrandosi spesso imprecise soprattutto sulla trequarti, con un solo pericoloso destro di Sardo da azione da corner da registrare per il Chievo. Secondo tempo leggermente più emozionante, con le due squadre che alzano il baricentro, supportando meglio Paloschi e Théréau, che si rendono pericolosi con un bel duetto, con il bel cross di Théréau che non viene deviato in rete dall'italiano solo grazie ad un gran intervento di Krhin. Il Bologna, dal canto suo, alza Kone che agisce spesso da trequartista, con Diamanti che entra un po’ più nel gioco, anche se sono solo i cambi il tentativo più concreto degli allenatori per cercare la via della rete (Acosty per il Chievo, Moscardelli e Bianchi per il Bologna) col ghanese a sfiorare il gol con una grande accelerazione conclusa con un sinistro parato in due tempi da Curci, oltre a un sinistro di Moscardelli parato da Puggioni e infine un pericoloso destro di Bianchi servito da una grande verticalizzazione di Perez, per il pari finale che pare comunque il risultato più giusto.
Tirando le somme, questa giornata si caratterizza per il primo stop che ferma la rincorsa della Roma, con Napoli e Juventus che si portano ora a tre punti, seguiti dall'Inter e dall'ormai non più sorprendente Verona, a cui resta vicina la Fiorentina, che sconfigge il Milan, ora a tre punti dalla zona retrocessione.