La testimonianza della magentina Maristella Bigogno e del suo lavoro di missionaria tra le popolazioni del Togo. Racconti di vita, storie di persone e attività sul campo.
Quante volte quando si sta per scrivere un articolo si pensa a come impostarlo “Lo butto giù in maniera asettica da cronaca o ci metto le emozioni che ho provato?”. C’è il sensazionalismo del fatto, lo devi scrivere velocemente, devi far vedere che sei il primo a dare la notizia, il più veloce e allora quattro righe, due foto e… via. Stavolta, però, è diverso. Stavolta da raccontare c’è il lavoro missionario che sta facendo la magentina Maristella Bigogno. Non sei distaccato, sei stato in Togo, hai visto, conosci Maristella (è una tua amica da vent’anni). Allora ecco che le chiedo d’incontrarla per un’intervista, mi accerto di non darle molto disturbo non appena rientrata in Italia (so che ha centinaia di cose da fare e non voglio quindi “rubarle” troppo tempo), ma lei con la sua solita gentilezza e disponibilità mi da appuntamento tra i ragazzi delle Medie di Magenta e Pontevecchio: due testimonianze ai giovani sulla sua attività. Arrivo come mio solito in anticipo e aspetto di poterle porre qualche domanda. Maristella è già lì, con il sorriso sempre stampato sulle labbra, mi invita ad accompagnarla e ad assistere all’iniziativa. Mi metto in un angolino e sono come rapito dalle parole e dai filmati proiettati sullo schermo: conosco la missione, ci sono stato varie volte, so i problemi, li potrei raccontare anche io, ma ciò che non posso fare è descriverli con quelle emozioni che solo Maristella è capace di trasmettere ai presenti. La guardo e penso “E’ stanca, si vede dal viso, la vita laggiù in Togo è dura, ma prima di parlare con qualcuno, lei ha sempre quel sorriso stupendo di felicità interiore che pochi hanno la fortuna di avere”. Non so quanti leggeranno il mio articolo, ma questa volta non voglio fare cronaca, non m’interessa, voglio valorizzare il sorriso di Maristella, la sua voce che mi dice “Franci, non dobbiamo fare grandi cose, dobbiamo farne diverse, piccole, però tutti insieme, e in automatico le cose piccole di ognuno diventano, se riunite, grandi”. Guardo i ragazzi, sono come catapultati nei racconti che Maristella sta facendo. Faccio mente locale, ritorno a quegli istanti e di colpo capisco che la sua vera forza è il “suo sorriso”, che ti accoglie, che ti invoglia a parlarle, che ti rassicura, che ti fa capire che in questo momento, dove siamo tutti un po’ egoisti, solo un sorriso può costruire una missione in Togo. Il messaggio importante che ci lascia Maristella è di essere solidali, anche con piccoli gesti, a chi ci sta vicino. Grazie di tutto. Grazie “Mary”, come la chiamano gli amici, per il tuo sorriso. (sul sito internet www.cuorigrandionlus.org troverete tutte le informazioni per aiutare la missionaria magentina).