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Castano Primo, Turbigo

Due gare, "Punto al titolo"

Quando mancano due prove alla fine della stagione, Michele Giliberti cerca i punti per laurearsi campione italiano. Una malformazione alla mano non gli ha impedito di correre e ottenere imporrtanti successi e riconoscimenti. "Posso farcela, voglio provarci".

Vincere con una mano sola. “Com’è che dicono? Chi ad occhi chiusi, io invece…”. Ma se, poi, lo fai guidando un auto, beh… allora la normalità si trasforma in qualcosa di unico ed eccezionale. “Il cuore, la testa e soprattutto la grinta. Se hai queste, sei a posto”. Ed anche una malformazione all’arto superiore destro diventa quasi superflua. La battuta sempre pronta, la tenacia di un lottatore, il turbighese Michele Giliberti non si è mai fermato davanti a niente e nessuno, perché come dice lui “Tutto è possibile, basta avere la forza di volontà”. Allora, adesso quel podio nel campionato italiano autocross (Trofeo Autocross Italia Unicef cat. D4, velocità su terra) non è più solo un miraggio, presto potrebbe diventare realtà. Il sogno che si avvera, insomma, le ultime due gare della stagione e alla fine magari la tanto attesa festa. “Penso solo a fare bene, il resto sarà tutto di guadagnato”. Non lo dice apertamente (un po’ per scaramanzia, un po’ per tattica), in fondo, però, Michele, dell’M3 Racing Team, al successo ci pensa, eccome. Già, perché quando ha cominciato, ormai nel lontano 2001, forse mai e poi mai avrebbe immaginato un giorno di trovarsi lì, a lottare per il titolo. “Ci sono stati anni belli ed altri più complicati, ma la passione è stata più forte delle delusioni per una prova andata male o per l’auto che in alcuni casi faceva fatica. Di soddisfazioni ne ho avute diverse (sul podio sono salito in varie occasioni), però trovarsi in corsa per diventare campione d’Italia, è una gioia ed un’emozione indescrivibile – continua – Peccato per gli 0 punti nei primi due appuntamenti e per le due gare a cui non ho potuto prendere parte. Ora devo mettercela tutta, ce la posso fare. Grazie all’Asal Racing per il supporto tecnico ed ai meccanici che mi hanno accompagnato ed aiutato con la macchina (Alberto Caletti, Alessandro “Lotar” Recanati e Massimiliano Farina). “O la va o la spacca”, per usare un vecchio detto: lo sa bene Giliberti, che con 42 punti (terzo in classifica, a 9 lunghezze dal primo e 3 dal secondo) e con le ultime due prove del calendario ancora da disputare può davvero “fare il grande colpo”.

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