Due banditi, armati di pistola e mazza, hanno colpito stanotte in via Mantegna durante le serate di festa di quest'estate dell'APS&TL (insieme all'Aiea ed al Moci). Il racconto dei volontari che erano presenti. I malviventi in fuga con l'incasso e a bordo di un'auto.
Conoscevano perfettamente il loro bersaglio. Il posto, gli orari e soprattutto dove fossero i soldi. “Chissà, magari li abbiamo anche serviti la sera stessa o nei giorni precedenti” – continuano a ripetere dall’Associazione di Promozione Sociale e Tempo Libero di Castano Primo. Che avessero calcolato tutto nei minimi particolari, in fondo, lo si era capito fin da subito, che si fossero recati lì qualche ora prima per studiare la situazione, toccherà adesso agli inquirenti cercare di capirlo. E allora eccoli in azione: pochi, pochissimi minuti, che però alla fine sono sembrati attimi interminabili. I rapinatori che, questa notte, hanno colpito alla tensostruttura di via Mantegna, insomma, sapevano bene come muoversi. In due, volto coperto (pare con dei passamontagna “Si vedevano solo gli occhi – continuano dall’APS&TL) e con tanto di pistola ed anche una mazza da baseball, hanno fatto la loro comparsa tra l’1.15 e l’1.30. Si era appena conclusa una delle tante serate che l’associazione di promozione sociale e tempo libero, insieme all’Aiea (associazione italiana esposti amianto) ed al Moci (movimento per la cooperazione internazionale), ha organizzato in quest’estate per chi è rimasto in città, ma nemmeno il fatto che si trattasse di un’iniziativa di volontariato né tantomeno che una parte del ricavato sarebbe dovuta andare in beneficenza, li ha fatti desistere. “Fermi tutti, questa è una rapina”, mentre il primo, dunque, è rimasto a controllare i 6/7 volontari presenti, il complice si è diretto deciso là dove c’erano le borse con il denaro contante e poi si sono allontanati facendo perdere le loro tracce. “Ce li siamo trovati davanti – spiega Domenico Fusetti, presidente dell’APS&TL – Stavamo sistemando tavoli e sedie, sul palco c’erano ancora i musicisti impegnati a ritirare la strumentazione. Sono stati momenti di grande paura. Il tempo di minacciarci con la mazza e la pistola e li abbiamo visti che fuggivano con i soldi (3500/3700 euro)”. Via veloci, i malviventi sono spariti nel buio della notte, passando quasi certamente dallo stesso varco che avevano aperto a quanto pare tra la rete del cortile ed uno dei cancelli laterali (da dove erano arrivati) e con un mezzo lasciato all’esterno (un’auto di colore scuro). Subito sono scattate le indagini, con i carabinieri che stanno vagliando gli elementi raccolti per cercare di identificare gli autori del colpo. “Non è facile adesso, negli occhi e nella testa continuano a passare quegli istanti – conclude Fusetti – Abbiamo comunque deciso di andare avanti regolarmente come previsto nel calendario, per la gente e per recuperare almeno una parte dei soldi e riuscire così a darli in beneficenza come era stato stabilito”.