Il giorno dopo l'incidente stradale che si è portato via sempre la 73enne Maria Severin, dolore, lacrime e silenzio in tutta la città. Intanto sulla dinamica sono al lavoro i vigili.
Dolore, lacrime, disperazione e tutto attorno i ricordi quasi “una cosa sola” con il silenzio che, lentamente, è sceso in città. Il giorno dopo le domande si mischiano con la disperazione: “Perché? Come è potuto accadere?” Continuano a ripetere le tante persone che conoscevano Maria Severin, la pensionata 73enne morta ieri pomeriggio a seguito di un incidente stradale all’incrocio tra la via Monte Grappa e la Statale 341 a Castano Primo. Le parole fanno fatica ad uscire, la voce è rotta dall’emozione. Non abitava molto lontano dal luogo del sinistro e pur non facendola tutti i giorni quasi certamente quella strada la conosceva bene. Ma stavolta il destino, che quando vuole sa essere effimero e bastardo, le ha voltato le spalle e non le ha lasciato alcuna via di scampo. L’autocarro che se la trova davanti e la “prende dentro” e lei che viene sbalzata dalla sella della bicicletta e finisce a terra, sull’asfalto. Poi, l’arrivo tempestivo dei mezzi di soccorso, le prime cure direttamente sul posto e la corsa in ospedale, dove però il suo cuore ha smesso definitivamente di battere ed i suoi occhi si sono chiusi per sempre. “I ricordi? Ce ne sono diversi – dicono i familiari – Era nostra mamma, e come tutte le mamme era speciale”. Le immagini si fanno largo nella mente, lasciando il posto al silenzio. Dove andava quando è successo l’incidente? Molto probabilmente a fare un giro. Intanto, mentre i vigili urbani sono al lavoro per stabilire l’esatta dinamica del sinistro ed avere così un quadro preciso e dettagliato di ciò che è accaduto, Castano attende di poterla salutare per l’ultima volta. Non si conosce ancora la data dei funerali, poi sarà la volta dell’abbraccio della comunità intera ad una sua concittadina.