“E' dalla mia lettera del 4 luglio che ho cessato le mie funzioni di Sindaco”. Così Mario Mantovani, Senatore della Repubblica e vicepresidente della Regione Lombardia, risponde alle critiche che seguono il consiglio comunale del 4 agosto ad Arconate.
La storia è nota e, tra il gruppo di maggioranza di 'Grande Arconate' e le opposizioni, sull'argomento, non sono mancate le polemiche e scontri in merito all'incompatibilità di ruoli tra Regione e Sindaco di Arconate. Ma Mario Mantovani non ci sta in quanto ritiene “che questa sia una legge ingiusta, in quanto sono stati i cittadini a votarmi e non mi sembra giusto andare contro il volere popolare. Mi sono però trovato a scegliere tra le due posizioni – ci spiega – anche alla luce dell'essere stato il più votato come preferenze nelle scorse elezioni regionali e ho ritenuto di poter fare di più, e anche del bene, andando ad operare in Regione, pur sempre seguendo e sostenendo il mio paese”.
La polemica è però esplosa, forse definitivamente, nel Consiglio comunale di domenica 4 agosto quando i consiglieri di maggioranza non hanno votato l'ordine del giorno che avrebbe sancito e confermato la rinuncia di Mario Mantovani a ruolo di Sindaco cittadino. Una decisione motivata dal vicesindaco Silvana Ceriotti dal “non volere andare contro il volere popolare, che ha votato Mantovani primo cittadino”. A questo punto, legalmente, si apre la strada al ricorso di un commissario che dovrebbe sancire le 'dimissioni' del tre volte sindaco.
“Il Comune funziona e lavora bene ugualmente – ci commenta Mario Mantovani – lunedì è stato approvato il bilancio e a fine agosto andrà in approvazione il PGT, ora tutte le disposizioni sono in mano al Vicesindaco Silvana Ceriotti che guiderà il paese fino al voto della prossima primavera”.
Nelle 'gerarchie' amministrative, quindi, al momento il Consiglio è retto dalla sig.ra Ceriotti e, in secondo luogo, dal pro-sindaco Luca Monolo.