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Sport, Turbigo

Thohir - Inter: "No, subito"

Cosa ne pensa l'ex dirigente nerazzurro, il turbighese Camillo Cedrati? "In questo momento non è la soluzione giusta. Spero di vedere ancora l'Inter italiana".

Più no che si, anzi… forse, di nuovo “no”. Perché, in fondo, non lo hanno mai convinto gli investitori stranieri, soprattutto quando si parla di calcio o di certi sport. E allora “Thohir oppure Moratti?” “Moratti, senza dubbio”. L’Inter indonesiana, insomma, per chi come il turbighese Camillo Cedrati (per oltre vent’anni nel consiglio di amministrazione e dirigente accompagnatore, appunto, della storica società di Milano) i colori nerazzurri ce li ha nel cuore praticamente da sempre, è qualcosa di insolito, inusuale, strano. “Non la vedo proprio – continua – Non sono contrario a priori a chi decide di entrare nel mondo del pallone, possa essere italiano o di qualsiasi altro stato, ritengo però che il calcio, è vero che ormai ai giorni nostri è un business a tutti gli effetti, però ci deve essere contemporaneamente una buona parte di passione e amore per la società e la maglia che si rappresenta. Della nuova realtà che vuole prendere l’Inter, sappiamo per ciò che abbiamo letto sui giornali o sentito nelle diverse trasmissioni sportive, è fondamentale, comunque, ragionare bene sul passo che si sta per compiere”. Un “no”, per ora, secco, dunque al tanto discusso cambio? “Adesso dico “no” – afferma il turbighese Cedrati – Così tutto d’un colpo, è questo che mi lascia perplesso. Sarei, invece, più per un inserimento graduale nell’organico, affinché ci sia modo di conoscersi meglio, approfondire determinate tematiche e situazioni, capire quale possa essere veramente il futuro e poi i diretti interessati potranno fare le necessarie valutazioni. Il mondo del pallone sta continuando a cambiare e ogni giorno diventa sempre più difficile”. E aggiunge: “L’ex presidente Ernesto Pellegrini ho letto oggi che avrebbe dichiarato di essere disposto ad aiutare Moratti – conclude – Vediamo che cosa succederà. Spero che ci siano altre persone disposte ad entrare in società, che l’Inter rimanga italiana”. Non resta, quindi, che attendere, intanto la stagione è quasi pronta a cominciare. Lei che di campionati ne ha vissuti parecchi, cosa ci dice del prossimo? “C’è una buona squadra, poi l’allenatore è molto preparato. Non dobbiamo pensare allo scudetto, stiamo lavorando per ricostruire e mi accontenterei di un terzo posto che significherebbe ritorno in Champions League”. Infine, il mercato: le altre realtà si rafforzano e fanno colpi, i nerazzurri sembrano fermi. “Manca ancora un mese alla fine delle sessione estiva”.

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