Pronte a dire addio alla loro "casa". "Siamo rimasti male". Razionalizzazione di spazi e costi. "Le associazioni saranno comunque tutelate" - dicono dal comune.
La lettera è stata come “un fulmine a ciel sereno”. Poche e semplici parole (la richiesta di riconsegnare le chiavi e liberare, nel più breve tempo possibile, quei locali) e diverse associazioni saranno costrette a lasciare le loro sedi. Chi prima e chi dopo, insomma, dovrà attivarsi con il trasloco e, mentre qualcuno l’ha già fatto, altri si stanno muovendo proprio in questi giorni o comunque lo faranno appena dopo le vacanze. “La situazione adesso è in stand by – commenta il presidente della Pro Loco, Gino Ciccotelli – Con il comune ci sono stati degli incontri ed anche un sopralluogo in alcune strutture per una nuova sistemazione”. “Non possiamo negare che la decisione ha creato, almeno nel nostro caso, disagi – continua Angelo Zarbo, responsabile degli “Amici dello Sport – Podistica Castanese” – Con gli assessori Canziani e Gaiara abbiamo visionato altri spazi, in attesa di capire cosa succederà”. Nello specifico, tra le associazioni interessate, oltre appunto alla Pro Loco ed alla Podistica Castanese (che hanno “casa” in piazza San Zenone), ci sono l’Associazione di Promozione Sociale e Tempo Libero (APS&TL, in via Tobagi), gli Scout (via Sant’Antonio) ed i Pescatori Castanesi (in piazza Mazzini). “Sinceramente ci siamo rimasti mali – afferma il presidente dell’APS&TL, Domenico Fusetti”. “La lettera? – dice Mario Bassini, dei Pescatori – Siamo rimasti sorpresi”. “Il disagio è enorme – commenta Domenico Marando, degli Scout – Ci hanno convocato e ci hanno informato che avremmo dovuto lasciare l’edificio di via Sant’Antonio (dove dovrebbe essere trasferita la scuola Media da via Moroni). Per fortuna abbiamo l’appoggio della parrocchia, con cui condividiamo già alcune sale e dove quindi ci sposteremo, ma i nostri ragazzi sono 150 e certamente quegli spazi sarebbero stati fondamentali per le varie attività”. Subito l’Amministrazione comunale ha voluto scusarsi per la lettera e la comunicazione, che hanno ribadito sono partite dagli uffici in maniera troppo precipitosa, e in modo particolare per quanto scritto all’interno “Siamo consapevoli che il messaggio arrivato è stato differente da ciò che avremmo voluto fosse percepito dalle singole realtà. E questo ci dispiace” – afferma l’assessore Franco Gaiara. “Non vogliamo assolutamente “cancellare” le associazioni – continuano lo stesso Gaiara e il collega Camillo Canziani – Il periodo difficile con cui gli enti pubblici quotidianamente si devono confrontare è sotto gli occhi di tutti, perciò stiamo vagliando eventuali interventi per cercare di ridurre costi e spese. Una razionalizzazione degli spazi a disposizione, insomma, riunendo più associazioni in una stessa struttura. Ma vogliamo farlo coinvolgendo direttamente i singoli gruppi, confrontandoci e dialogando affinché si trovi la soluzione che possa andare bene a tutti. L’associazionismo è il cuore di una città, continueremo a porre la massima attenzione per tutelarlo e valorizzarlo ”.