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Arconate

Inaugurato il nuovo Municipio

Domenica scorsa, l'addio ufficiale degli arconatesi al vecchio comune di piazza San Carlo. La nuova struttura a palazzo De Capitaneis Taverna adesso è realtà.

30 giugno 2013, un giorno speciale per Arconate. L'inizio della cerimonia è stato anche il saluto ufficiale che la comunità ha fatto all'ormai ex municipio di piazza San Carlo, dopo sessant’anni, inaugurando, contemporaneamente, il nuovo, ricavato in uno dei più antichi palazzi del paese, il De Capitaneis Taverna. La mattinata di domenica, voluta dall’Amministrazione Comunale, è cominciata con l’ammainabandiera davanti all’ex Comune, a ricordo di una storia che finisce per iniziarne una più nuova. Il sindaco, Mario Mantovani, accompagnato dal nuovo comandante della polizia locale, Marco Cardia, ha sciolto le bandiere della vecchia sede sulle note dell’Inno d’Italia. Bandiere che sono state posizionate su un cuscino che è stato condotto in chiesa per poi essere portate a Palazzo De Capitaneis Taverna, per il taglio del nastro uffficiale. Alla presenza di molti rappresentanti delle istituzioni, di diversi sindaci del territorio, degli amministratori locali, delle associazioni cittadine e degli arconatesi, dopo la celebrazione all’interno della chiesa di S. Eusebio, si è proceduto quindi col taglio del nastro vero e proprio. Particolarmente sentito è stato il discorso del primo cittadino: “E’ con grande emozione che oggi mi rivolgo a tutti voi. La giornata è infatti per Arconate e per il vostro sindaco storica. Non sono tante le tappe della vita che ricordiamo con particolare intensità. Il susseguirsi degli impegni e dei doveri della quotidianità a volte offusca il tempo e la memoria. Alcuni momenti rimangono, però, indelebili e fanno vibrare il cuore quando riaffioreranno nei pensieri. E oggi è uno di quelli. Dico questo perché il mio tempo di sindaco volge al termine. Opterò, la prossima settimana, per la carica di consigliere regionale e vicepresidente della Regione, anche se ho ritenuto di sfidare una legge ingiusta che mi costringe a lasciare una carica elettiva a sovranità popolare violando un principio costituzionale che vuole il popolo sovrano”. Ancora ha aggiunto: “Con questa giornata concludo ufficialmente il mio mandato amministrativo tra voi. Ho indossato con orgoglio la fascia tricolore per dodici anni ed è stata per me una bellissima avventura. Di ciò vi ringrazio di cuore. Ho sempre ricevuto tanto sostegno e incoraggiamento, non solo nelle scadenze elettorali, ma nella quotidianità e nei molti appuntamenti di carattere sociale, culturale, sportivo. Oggi, con l’inaugurazione del nuovo municipio riapriamo una nuova pagina di storia: questo gioiello secentesco recuperato sarà la casa del popolo e della libertà. Qui si svelerà la storia di un antico palazzo tornato alle origini”. L'appuntamento dell'altro giorno è stato l'occasione per un ricordo a quanti hanno preceduto l'attuale primo cittadino: Angelo Bandera (sindaco dal 1945 al 1951), Mario Pozzi (dal 1951 al 1962), Piero Parotti (dal 1962 al 1963), Pietro Calloni (dal 14 agosto al 12 novembre 1963), Emilio Calloni (dal 1963 al 1966), Gianpiero Poretti (dal 1966 al 1983), Bruno Pisoni (dal 1983 al 1988), Piercarlo Maggiolini (dal 1988 al 1997) e Luciano Poretti (dal 1997 al 2001). Un ricordo speciale anche agli ex dipendenti Luigia Pisoni (l’antesignana delle bidelle, “a sina dul cantona”), Angelo Rolfi (“ul principin”, seppellitore e noto narratore di storie) cui seguirono Attilio Locati ed Eugenio Monolo (validi operatori comunali, sempre attenti all’ordine del cimitero), Pasquale Ceriotti (“ul pasqualin”, messo comunale per molti anni) così come Ambrogio Cucco (“ul brusin”, custode del palazzo municipale e nel contempo bidello, con la moglie Maria Balbi), la guardia Antonio Cazzato, vigile urbano motorizzato e tutore dell’ordine di Arconate; l’ufficiale elettorale Luigi Rolfi (“ul pinin”) e l’ufficiale d’anagrafe Paolo Mantovani (“ul paulin), la contabile Angelina Pisoni, sempre attenta a far quadrare il bilancio comunale, oltre alla bidella Caterina Tabaglio, la prima ad inaugurare la nuova scuola elementare “Ada Negri”. Premiate, inoltre, diverse associazioni: Corpo Bandistico Santa Cecilia, Centro Anziani Pensionati, Gruppo Folkloristico, Associazione Pro Disabili Arconate – APDA, sezione Avis, Aido, Gruppo di Storia Locale, Coldiretti, Unitalsi, Associazione Genitori Tangram e Fabula. Nel corso della cerimonia è stato ringraziato, inoltre, il dottor Claudio Sempio, direttore della R.S.A. Coniugi Lavatelli di Cassolnovo, che ha concesso i busti di Marie Peyrat e Giuseppe Arconati. Infine, a proposito di opere d’arte, sono state diverse centinaia le persone che, da domenica mezzogiorno, hanno fatto visita a Palazzo de Capitaneis Taverna per ammirare la straordinaria opera d’arte del Canaletto, “Veduta di Venezia”, proveniente direttamente dal patrimonio artistico dell’onorevole Silvio Berlusconi; i busti di marmo dello scultore Braga; il lampadario in vetro di Murano e gocce in oro del diametro di due metri e mezzo, esemplare unico, e le quattro applique dono del sindaco alla comunità arconatese.

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