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Cronaca locale

Spara al sindaco e al vice

La sparatoria in comune a Cardano al Campo. Feriti il primo cittadino, Laura Prati, e il suo vice. L'aggressore è un ex vigile urbano, attualmente sospeso dal servizio.

Gli spari improvvisi, uno, due, tre, poi ancora uno, un secondo ed un terzo (sei in tutto, forse qualcuno in più o in meno). I primi erano per il sindaco (ferita all’addome e all’avambraccio), gli altri, invece, hanno colpito il vicesindaco (pare di striscio, alla testa, al braccio ed alla gamba). Aveva certamente pianificato tutto in ogni minimo particolare l’uomo che questa mattina è entrato in comune a Cardano al Campo (in provincia di Varese) ed ha fatto fuoco contro il primo cittadino ed il suo vice, ma saranno, comunque, le indagini che, in queste ore vedono impegnate le forze dell’ordine, a chiarire meglio la vicenda. Intanto, in città la gente è incredula di fronte a ciò che è accaduto. “L’ho sentito alla radio – dice un gruppo di pensionati”. “Come stanno il sindaco ed il vicesindaco – chiede una donna”. “Non ci volevo credere quando me l’hanno detto. E’ vero che chi ha sparato è un ex agente di polizia locale che era stato in servizio qui da noi? – ribadisce un pensionato”. Già, un vigile urbano: proprio lui l’uomo che ha fatto fuoco contro i due amministratori negli uffici del palazzo municipale. LA CRONACA. Erano all’incirca le 9.30 quando Giuseppe Pegoraro (ex vigile, attualmente sospeso dal servizio) ha fatto la sua comparsa in comune. Conosceva bene quelle stanze, avendo lavorato per diverso tempo a Cardano e sapeva che oggi era giorno di ricevimento per il primo cittadino; così, senza perdere tempo, ecco che è andato diretto nell’ufficio di Laura Prati. Fuori, altri cittadini, in attesa di essere ricevuti, ma lui si è fatto largo tra i presenti (forse con una scusa), poi una volta di fronte al sindaco ha cominciato a sparare. Laura Prati è stato colpita all’addome e al braccio, è caduta a terra, il sangue sul pavimento, ma l’uomo non si è fermato qui. Non appena ha visto il vicesindaco, Costantino Iametti, intervenuto per cercare di bloccarlo, ha lasciato partire altri colpi che lo hanno preso all’avambraccio ed alla testa. Quindi, la corsa all’esterno, dove chi l’ha incrociato avrebbe riferito di aver sentito la frase “Adesso ho regolato i miei conti”. E di nuovo via, non prima di un’altra sparatoria (il tentativo di ferire un vigile, accorso in aiuto dei due amministratori; successivamente con altri agenti della polizia locale che lo volevano bloccare) e di essersi anche fermato nella sede della Cgil dove avrebbe fatto allontanare tutti e gettato una sorta di fumogeno artificiale (fatto con una bottiglietta di plastica e una pila). Intanto, in municipio tra lo shock generale, la macchina dei soccorsi si è messa in moto. Subito sono arrivate le ambulanze del 118, l’automedica, l’elisoccorso, i carabinieri. Il sindaco Laura Prati è stata trasferita all’ospedale di Gallarate, il vice, invece, in elicottero ha raggiunto il nosocomio di Varese (entrambi sono stati sottoposto ad intervento chirurgico, ma non dovrebbero essere in pericolo di vita). Mentre l’ex vigile è stato fermato a pochi chilometri di distanza dagli uomini del commissariato di polizia di Gallarate e in auto è stato ritrovato un vero e proprio arsenale (fucile, pistola, coltelli e munizioni) insomma un’azione che aveva premeditato e studiato forse da giorni e giorni. (FOTO PUBBLIFOTO)

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