Correva l’anno 1969, il mondo era in forte ripresa dopo le devastazioni della Seconda Guerra Mondiale, l’Italia era nel pieno del ‘boom’ economico. In quei giorni, attaccati alle radioline e alle televisioni in bianco e nero, c’era un mondo intero. All’improvviso un urlo del telecronista Tito Stagno: “Ha toccato, ha toccato”. Forse il più grande evento mai vissuto dall’intera umanità: l’uomo ‘era’ sulla Luna. Una nuova frontiera per lo sviluppo scientifico e per l’immaginario collettivo si era così aperta, un sogno che trovava attuazione in quel “piccolo passo per un uomo, ma grande passo per l’umanità”. Prima di inviare un equipaggio umano sulla Luna, il governo degli Stati Uniti decise per veicoli spaziali privi di equipaggio. Gli statunitensi incentrarono i loro sforzi sull’invio di una sonda sulla Luna con il loro programma Pioneer. Comunque, tre progetti di sonda su tre propulsori a razzo diversi fallirono tutti in un totale di dieci tentativi. Il programma Luna sovietico lanciò il Luna 1, il primo veicolo a volare al di là della Luna il 4 gennaio 1959. Il suo successore, il Luna 2, fu il primo veicolo ad allunare, mentre Luna 3 fu il primo a scattare fotografie del lato nascosto della Luna il 7 ottobre 1959. Gli esseri umani sono atterrati il 20 luglio 1969, all’apice di una gara spaziale tra URSS e Stati Uniti d’America, ispirata dalla guerra fredda. Il primo astronauta a camminare sulla superficie lunare fu Neil Armstrong, comandante dell’Apollo 11. L’ultimo fu Eugene Cernan, che durante la missione Apollo 17 camminò sulla Luna il dicembre 1972. L’Apollo 11 lasciò una targa: “ Qui, uomini dal pianeta Terra posero piede sulla Luna per la prima volta, luglio 1969 d.C. Siamo venuti in pace, a nome di tutta l’umanità”. La targa raffigura i due emisferi del pianeta Terra, ed è firmata dai tre astronauti e dalPresidente Richard Nixon.