L'anno scorso aveva partecipato alla '100 Km del Sahara', adesso il turbighese Giorgio Duranti è stato protagonista al 'Sardinia trial'. Una gara dura, ma alla fine è 32esimo.
L’avevamo lasciato, lo scorso anno, alla '100 Km del Sahara', adesso eccolo in Sardegna, alla tre giorni di 'Sardinia trial', il runner turbighese Giorgio Duranti. “E’ stata un’esperienza davvero molto difficile. Il deserto è stato nulla a confronto!” – ci confida. L’avventura sarda di Duranti e dei suoi 59 compagni, impegnati in una corsa con tutte le caratteristiche per essere definita ‘estrema’, è cominciata l’11 maggio, con il compimento di una tappa che prevedeva 26 chilometri di percorso ed il superamento di 1.050 metri di dislivello altimetrico. Niente, però, a confronto di quello che il gruppo avrebbe dovuto affrontare nei due appuntamenti successivi: 36 chilometri da percorrere ed un dislivello di 1500 metri nella seconda e 30 chilometri e 1600 metri, invece, nella terza. “Si tratta di una gara per pochi, che necessita di un’adeguata preparazione fisica tanto quanto mentale. Io stesso, che pure mi sono allenato appositamente per quattro mesi sei giorni su sette, ne avevo sottovalutato le difficoltà. Quando me ne sono reso conto, ho preso atto che il mio scopo principale non era quello di ottenere un buon piazzamento in classifica, ma di arrivare fino in fondo. In realtà, per ben due volte, durante l’ultima tappa svoltasi in presenza di condizioni meteorologiche decisamente avverse, con freddo e vento, ho creduto di non farcela.