Le lezioni teoriche, prima, la prova pratica, direttamente sul campo, poi. Quando il volontariato è parole e, contemporaneamente, fatti. E allora, si va tutti in cortile per conoscere da vicino i mezzi, le attrezzature e, soprattutto, per cimentarsi in prima persona con le singole attività. Non è mancato, insomma, neanche quest’anno l’ormai classico appuntamento tra gli studenti delle classi terze D, E e F del Liceo delle Scienze Umane ed anche la F dell’indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing dell’istituto d’istruzione superiore Torno di Castano Primo con il gruppo comunale di protezione civile e il corpo volontari del Parco del Ticino (il servizio antincendio boschivo) di Turbigo e la croce azzurra di Buscate. Dopo le spiegazioni in classe, quindi, è stato il momento per i ragazzi di ricreare e vivere un vero e proprio campo, con tanto di emergenze e come comportarsi in caso di pericolo, incidenti o calamità naturali improvvise. La giornata è stata suddivisa in momenti differenti: da una parte i volontari della croce azzurra hanno mostrato gli interventi di primo soccorso (le azioni principali che vengono messi in atto quando c’è una richiesta di aiuto: l’immobilizzazione o la verifica dei parametri vitali del ferito, fino al momento del trasferimento del paziente in ambulanza per il successivo trasporto in ospedale, ad esempio), dall’altra, invece, la Prociv si è soffermata sulla costruzione di un campo (l’allestimento della tenda, ancora lo spegnimento di un incendio utilizzando tutte le apposite apparecchiature a disposizione). “Certamente un’importante e ulteriore occasione di crescita e formazione per i nostri giovani – commenta il professore di educazione fisica, Michele Zanmarchi, che ha seguito e coordinato l’iniziativa – Gli alunni, infatti, dopo avere potuto ascoltare le varie spiegazioni in aula, adesso hanno avuto modo di vivere in presa diretta quanto appreso precedentemente, avvicinandosi ancor di più a quelle che sono le modalità, le tempistiche e le azioni che i soccorritori portano avanti ogni qualvolta sono chiamati ad intervenire”. “Tra gli obiettivi dell’istituto – continuano dalla scuola – c’è, appunto, quello di dare all’educazione alla convivenza civile ed alla cittadinanza una dimensione il più possibile concreta, che vada al di là di semplici enunciazioni teoriche. Così, avvicinandosi al mondo del volontariato, i giovani possono comprendere il significato di una solidarietà che passa dalle parole ai fatti”.