In questi giorni che si celebra il ricordo della Liberazione e dei sacrifici di chi lottò, spesso donando la vita, per la pace, riemerge tra antichi documenti una storia di casa nostra. Una storia che testimonia come la comprensione umana vada oltre la capacità di dialogare tra lingue diverse, la storia del coraggio di portare avanti degli ideali e riconoscere il valore della vita umana. “Mio padre è deceduto nel 2010 - ci racconta Enrica Nosotti - Mettendo a posto alcuni sui documenti mi sono imbattuta in alcune lettere che riprendono storie che nemmeno ricordavo più”. Torniamo agli anni conclusivi della Seconda Guerra Mondiale, quando Cuggiono, come gran parte del territorio, vede la presenza contrapposta di truppe alleate e truppe tedesche. Battaglie, rappresaglie, accampamenti... la guerra è nel vivo e la gente non può che attendere che il tutto finisca il più velocemente possibile. Alessandro Nosotti, protagonista della nostra storia, è all’epoca fidanzato con la futura moglie Giuseppina. Abitava nella cascina ‘Croci’ di via Ticino a Cuggiono.