Ad Arconate, ma non solo, è un appuntamento ricorrente a cui la modernità non ha tolto il fascino. Il giorno di Sant’Antonio, proprio come avviene ancora nelle cascine nelle periferie dei paesi, anche gli arconatesi hanno festeggiato con l’immancabile festa il Santo patrono degli animali. Il luogo di ritrovo, come vuole la tradizione, è stato ancora una volta il ‘Ponte Marinai d’Italia’, nelle vicinanze della cappella votiva dedicata a Sant’Antonio Abate. Salamelle, vin brulè e sapori folkloristici hanno attratto numerosi concittadini che non hanno così perso l’occasione per scendere in piazza e rinnovare la tradizione. Viste le temperature particolarmente rigide che accompagnano questo lungo inverno, il luogo sicuramente più ‘gradito’ era intorno al grande fuoco simbolo della ricorrenza.