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Buscate

Rapina in banca: sparatoria e 2 arresti

Due banditi in azione stamattina alla Intesa Sanpaolo. Rintracciati dai carabinieri, c'è una sparatoria: un malvivente viene ferito, l'altro dopo essersi nascosto nella vicina villa Rosales, nel pomeriggio è stato bloccato con un blitz dagli uomini dell'Arma.

Ci sono volute più di cinque ore, ma alla fine, anche il secondo rapinatore è stato individuato e bloccato. I carabinieri, fin da subito, sembra non abbiano avuto dubbi sul fatto che fosse ancora asserragliato nella vicina villa ormai abbandonata e, infatti, attorno alle 14.30 ecco che sono riusciti a fermarlo prima che potesse tentare di nuovo la fuga. Così, dopo il primo dei due banditi, arrestato praticamente negli attimi appena successivi al colpo, nel pomeriggio è arrivata la parola fine sull’intera vicenda. LA CRONACA: Le 8.30 circa di questa mattina, i due banditi, sembra entrambi armati, fanno irruzione nella filiale della Banca Intesa Sanpaolo di Buscate. Non la solita rapina, però, perché i malviventi non aspettano che gli sportelli aprano, bensì si fanno già trovare all’interno. Sono nascosti nei bagni, da dove sono penetrati grazie ad un foro nel muro che si sono aperti, durante la notte, dalla vicina villa Abbiate - Rosales. E, quando il direttore ed i dipendenti della banca cominciano l’orario di lavoro, ecco che i due entrano in azione. Le minacce con le armi, per farsi consegnare il denaro contante, poi l’allarme che viene, immediatamente, lanciato alle forze dell’ordine e, infine, l’arrivo dei carabinieri. Così, i rapinatori sono costretti a dileguarsi: escono di corsa e sempre passando dalla vicina villa cercano di fuggire, ma vengono prontamente individuati dagli uomini dell’Arma in via San Pietro (lì dove c’è una delle uscite del parco che circonda la storica struttura buscatese). Il conflitto a fuoco è inevitabile: da una parte i banditi che iniziano a sparare, dall’altra i militari che rispondono al fuoco, ferendo uno dei due uomini che cade a terra e viene immobilizzato, prima di essere trasportato in ambulanza all’ospedale di Legnano (ferito alla gamba, non è in pericolo di vita). L’altro, invece, riesce a scappare, rientra nell’edificio e qui si nasconde. Quasi sei ore asserragliato, fuori e tutto attorno i mezzi dei carabinieri. L’elicottero da sopra tiene sotto controllo la situazione, si cerca di rintracciare il malvivente con l’utilizzo degli infrarossi, però è purtroppo tutto inutile. La segnalazione viene, intanto, girata ai nuclei speciali, che si mettono, subito, in viaggio per raggiungere la cittadina del Castanese. Poi, finalmente, nelle prime ore del pomeriggio, ecco l’irruzione nella villa ed anche il secondo rapinatore viene bloccato ed arrestato. (FOTO FRANCESCO MARIA BIENATI)

UN ANNO FA, UN ALTRO TENTATIVO, SEMPRE FACENDO UN BUCO NEL MURO. ANCHE QUELLA VOLTA I MALVIVENTI FURONO INTERCETTATI E BLOCCATI DAI CARABINIERI:
Cacciaviti, martelli, un seghetto, diversi coltelli, oltre a due telefoni cellulari, le radio trasmittenti e persino le apposite tute, di quelle da lavoro. Avevano pianificato il colpo in ogni minimo dettaglio e ci sarabbero anche riusciti a metterlo in atto, ma la tempestiva chiamata dei cittadini prima, il pronto intervento dei Carabinieri, poi, i tre malviventi sono stati rintracciati e bloccati. Va a vuoto la rapina alla Banca Intesa Sanpaolo, in piazza Baracca a Buscate, proprio nel centro del paese. Era all’incirca l’una di notte quando alcuni residenti hanno sentito dei rumori sospetti provenire, appunto, dall’istituto di credito buscatese e, senza perdere tempo, hanno, quindi, informato le Forze dell’ordine. In pochi minuti due pattuglie dei militari della caserma di Cuggiono e del Nucleo Radiomobile di Legnano si sono portate sul posto, notando strani movimenti che arrivavano da uno stabile dismesso, situato accanto alla stessa banca, e, soprattutto, capendo che stava succedendo qualcosa di anomalo. Dubbi e interrogativi che, presto, sono diventati realtà, non appena gli uomini dell’Arma hanno messo piede nella struttura: dentro, infatti, ecco tre uomini, originari di Catania, di 48, 33 e 43 anni, pluripregiudicati, che avevano, già, realizzato un buco di 60 centimetri, da dove sarebbero, successivamente, passati per mettere a segno il colpo all’Intesa Sanpaolo. Forse avrebbero atteso l’arrivo degli impiegati, la mattina seguente, per poi prenderli in ostaggio e farsi aprire il caveau, oppure, proprio la stessa notte, si sarebbero introdotti per razziare il dispositivo bancomat. Subito fermati, nonostante il tentativo di fuga, i balordi sono stati trasferiti in una cella del carcere milanese di San Vittore. Inoltre, da una successiva perquisizione dentro un borsone che i banditi avevano con loro, i Carabinieri hanno ritrovato diversi arnesi da scasso, tra cui, come detto, un coltello a serramanico con lama di 10 centimetri, un trapano, del nastro adesivo, una corda, le ricetrasmittenti, piedi di porco, taglierini e cacciaviti.

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