In occasione dell'8 marzo 'Festa delle donne'. Un’onda rosa sulla Lombardia: la carica delle donne in politica e nelle aziende cresce sempre di più.
In Lombardia cresce l’onda rosa: dai campi alla politica le donne sono sempre più protagoniste della vita pubblica e imprenditoriale. All’interno del neo parlamento, dove quasi un componente su tre è donna – spiega la Coldiretti regionale - ci saranno anche 38 elette in Lombardia (30 deputate e 8 senatrici, il 25% del totale), provenienti per il 63% dalle fila del Partito Democratico, per il 13% dal Movimento 5 stelle, per il 10% dal Pdl, per il 5% da Scelta Civica con Monti, per il 3% ciascuno da Fratelli d’Italia, da Sel e dalla Lega Nord. E proprio il partito del neo governatore Roberto Maroni – spiega la Coldiretti Lombardia - ha portato il maggior numero di donne anche nel nuovo consiglio regionale dove, rispetto alla scorsa legislatura, le quote rosa sono raddoppiate passando da 7 a 15 su un totale di 80 consiglieri. “Il ruolo delle donne si fa sentire anche in agricoltura – dice Ettore Prandini, presidente della Coldiretti Lombardia –. Infatti non si dedicano più esclusivamente alla casa e dei figli, ma tengono anche la contabilità dell’impresa e sempre più spesso sono loro che gestiscono le aziende sotto tutti gli aspetti”. Secondo Unioncamere, a fine 2012 le imprese agricole gestite da donne in Lombardia erano 11.444, il 6 per cento del totale di quelle a “guida rosa” attive sul territorio regionale. Quasi 600 aziende agrituristiche, oltre il 40 per cento del totale, hanno una donna al comando, soprattutto nelle province di Brescia, Mantova e Pavia. Le agri manager lombarde del nuovo millennio – secondo una rilevazione della Coldiretti regionale – sono tecnologicamente avanzate: l’80 per cento usa regolarmente un computer nelle attività quotidiane, il 30 per cento ha uno smartphone, il 5 per cento sta sperimentando il tablet, mentre il telefono cellulare è ormai uno strumento di uso comune per tutte.