E'durato solo poche ore il giallo dell’aggressione con sparatoria avvenuto nel tardo pomeriggio di lunedì scorso fuori dal Centro Commerciale ‘Il Gigante’ di Castano Primo. I Carabinieri del Comando Compagnia di Legnano e della caserma di Castano Primo, già in serata, infatti, sono riusciti a rintracciare l’aggressore ed a spiegare i motivi di quanto accaduto, facendo così chiarezza su un episodio che, inizialmente, era apparso oscuro. Ad essere fermato è stato un 36enne, residente nel nostro territorio e di professione guardia giurata. Ed alla base del suo gesto sembrano esserci, almeno questo quanto spiegato dagli inquirenti, motivi legati ad una precedente relazione, ormai conclusa da tempo, avuta nei mesi scorsi dalla vittima proprio con la moglie del 36enne. Ma ripercorriamo quegli attimi di terrore nel parcheggio di cantiere che si trova accanto al noto supermercato castanese. LA CRONACA DEI FATTI: Lunedì pomeriggio, le lancette dell’orologio segnano le 17.30 circa, quando Salvatore S., responsabile del reparto pescheria de ‘Il Gigante’ che ha appena ultimato il turno di lavoro e si stava recando a recuperare la sua auto, è stato avvicinato da un uomo che, dopo avere pronunciato alcune frasi, gli ha sparato contro otto colpi di pistola calibro 9, tre dei quali lo hanno colpito all’addome, uno alla scapola destra e l’ultimo all’avambraccio destro (gli altri, invece, a quanto sembra, sono finiti nel terreno e sulla vettura). A questo punto l’aggressore si è allontanato, mentre il 32enne dipendente dell’esercizio commerciale, è riuscito a trascinarsi nuovamente all’interno della struttura, passando dalla porta riservata all’entrata ed uscita del personale, per chiedere aiuto e prima di cadere sul pavimento in una pozza di sangue. I SOCCORSI: I colleghi e gli addetti alla sorveglianza, che hanno assistito alla scena, non hanno esitato a lanciare l’allarme, contattando la Centrale Operativa del 118 ed il 112. Pochi minuti dopo sul posto sono, quindi, arrivate un’ambulanza, l’automedica e diverse pattuglie dei Carabinieri di Legnano e Castano Primo. Subito medicata, la vittima è stata trasportata d’urgenza all’ospedale di Gallarate dove è stato sottoposta ad un delicato intervento chirurgico. Le sue condizioni sono stazionarie e tuttora si trova ricoverata in prognosi riservata. I medici la stanno tenendo sotto controllo, ora dopo ora, per vedere le sue reazioni post operatorie. Nel frattempo gli uomini dell’Arma rimasti all’esterno de ‘Il Gigante’ hanno dato inizio alle indagini. Dopo aver effettuato i necessari rilievi hanno cominciato a scandagliare nella vita e nel passato del 32enne, alla ricerca di elementi utili per fare chiarezza sull’episodio. Un compito, per alcuni aspetti, non semplice, anche se gli inquirenti si sono messi subito sulla pista giusta. Nessun regolamento di conti, niente malavita organizzata, niente droga o soldi, come si sarebbe potuto pensare, perché Salvatore era un ragazzo per bene, un gran lavoratore, ma bensì il gesto di un marito tradito che ha improvvisamente ‘perso la testa’. LA CONCLUSIONE DELLE INDAGINI E L’ARRESTO: L’aggressore è stato identificato già nella serata di lunedì. L’uomo, il 36enne di professione guardia giurata, ha confessato ai Carabinieri il gesto compiuto solo poche ore prima, consegnando ai militari anche la pistola, regolarmente detenuta, prima del trasferimento in una cella del carcere milanese di San Vittore. Un gesto scaturito da un raptus improvviso, otto colpi sparati per amore, questo quanto emerso dalle indagini. Momenti di vero panico si sono vissuti, comunque, lunedì scorso all’esterno del noto Centro Commerciale. Paura, terrore e soprattutto agitazione per quanto era appena accaduto tra i colleghi della vittima e tra chi, in quel momento, si trovava a fare la spesa ed ha sentito prima gli spari e, successivamente, si è reso conto di quello che era appena successo.