Buio e silenzio quest'anno, la sera del 17 gennaio scorso. Annulato il classico falò e con lui se ne va anche una delle tradizioni della cittadina del novarese.
Buio e silenzio quest’anno, a Trecate, la sera del 17 gennaio: annullato il falò di Sant’Antonio che da molti anni si teneva nei campi alla fine di via Sozzago. Annullata una manifestazione che, con un pizzico di ironia e molto folklore, ricordava la lotta del santo col diavolo per rubargli il fuoco. Niente litanie della Compagnia del Purscè, niente recite dialettali, niente “carsansich” e vin brulè o giri attorno al fuoco mostrando la schiena per guarire dai dolori reumatici. Non si è fatto nulla! Minacce di querele nei confronti dell’Associazione Amici 52, già Premio Trecatesi dell’anno 2010, e delle altre associazioni che contribuivano alla grandiosa manifestazione, timori di inquinamento (non si capisce bene di che tipo!) e schiamazzi da parte di qualche residente nella zona (pare veramente pochini!), hanno fatto desistere gli organizzatori. Un altro pezzo di tradizione e storia trecatese che se ne va. Quest’anno, inoltre, l’Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia, adottando l’idea nata su Facebook dal Gruppo Nuares.it, ha rilanciato a livello nazionale la “Giornata del Dialetto” proprio nella data del 17 gennaio. Quindi, mentre in tutta Italia e non solo si svolgevano manifestazioni, a Trecate buio e silenzio…