Chiude le porte la sessione invernale. Regina di questo mese è stata certamente il Milan, che ha messo a segno il colpo Balotelli. Anelka per la Juve, Kovacic, invece, all'Inter.
Si è appena conclusa la finestra di mercato invernale, caratterizzata, visti i tempi di crisi del fair play finanziario, da pochi acquisti onerosi, tanti rinforzi a basso costo e diverse operazioni di prestiti con diritto di riscatto. Non è però difficile individuare il re del mercato: quel MILAN, che fino a poche settimane fa veniva aspramente criticato dai tifosi che per nulla credevano al progetto dei “Top Young” programmato dal presidente Berlusconi, è invece quello tra le squadre di vertice che meglio ha operato nel mercato, sia in uscita che in entrata. Ottima le gestione delle cessioni: si pensi a Pato, ormai demotivato, passato per 15 milioni al Corinthians, ed alle sistemazioni degli esuberi, da tempo inutilizzati come Strasser, Acerbi, Mesbah, Valoti ed Emanuelson. Con la cessione del brasiliano è stato acquistato per un’ottima cifra (20 milioni) Mario Balotelli, uno dei giovani talenti più nitidi del calcio mondiale, che se Allegri avrà la bravura di gestire al meglio costituirà con Niang ed El Shaarawy uno degli attacchi potenzialmente più forti sulla carta e con ampi margini di miglioramento nel panorama europeo, oltre a disporre di ottime alternative come Pazzini e Robinho (rimasto un po’ a sorpresa, visto che sembrava certo il suo ritorno in Brasile). Unica pecca la difesa, che vede il solo esperto terzino Zaccardo impiegabile sia a destra che in mezzo come difensore centrale. Per quanto riguarda il centrocampo, a Montolivo, ben adattato al ruolo di regista, e a Boateng, rimasto nonostante le sirene turche, si affianca il mediano difensivo polacco Salomon dal Brescia, classe ‘91. Degno di nota è anche l’acquisto per giugno del promettente giovane trequartista Saponara, duttile e dotato di gran tecnica, impiegabile in diversi ruoli, sia a centrocampo che in attacco. Sceglie una politica di grande ridimensionamento economico l’INTER, con le sofferte cessioni di Sneijder, passato al Galatasaray (che farà risparmiare all’Inter 12 milioni di ingaggio lordi per i due anni che rimanevano di contratto) e del regista classe ‘92 Coutinho, ceduto ai Reds (Liverpool) per circa 12 milioni. Pochi e mirati gli acquisti. Il nome più affascinante è quello del giovanissimo croato (classe ‘94) Kovacic, pagato circa 11 milioni di Euro, regista di gran talento, che per qualità, tecnica e caratteristiche viene paragonato a Boban, completando il tassello del centrocampista di qualità che mancava all’Inter. Positivo anche l’arrivo di Schelotto, che puntellerà la fascia destra, potendo rappresentare una valida alternativa a Nagatomo. La mancanza in rosa di una vera prima punta oltre a Milito viene sopperita con l’esperto attaccante biancoceleste Rocchi, cui ha fatto posto la cessione di Livaja, in comproprietà con l’Atalanta (rientrato nell’affare Schelotto) mentre il centrocampo viene rinforzato nella zona centrale da Kuzmanovic (che in passato aveva già militato nella Fiorentina) che aggiungerà quantità e dinamismo alla mediana nerazzurra, oltre all’acquisto di un secondo portiere Carrizo dalla Lazio. Ingaggi mirati anche per la JUVENTUS capolista, che pur non acquistando il tanto atteso top player, lavora in modo oculato acquisendo il duttile Peluso dall’Atalanta, impiegabile sia da difensore centrale come alternativa a Chiellini che sull’out di sinistra, e si assicura due bomber d’area di rigore, come LIorente, che arriverà a giugno, ed Anelka che, seppur non giovanissimo e con un grosso punto di domanda sulla condizione fisica, cercherà di essere quell’attaccante, che viste le ottime stagioni in termini realizzativi maturate nei vari campionati in cui ha militato, possa risolvere la non sempre idilliaca vena realizzativa degli attaccanti in rosa, per poter puntare ad arrivare fino in fondo in Champions. Subito dietro troviamo il NAPOLI, che ha ben sfoltito la rosa privandosi di alcuni esuberi: l’esterno Dossena, i difensori Uvini, Aronica, Fernandez e Fideleff su tutti; aggiudicandosi al contempo tre ottimi rinforzi, uno per reparto: l’affidabile difensore di livello internazionale Rolando, in prestito dal Porto, che aggiunge esperienza ad una difesa già collaudata, l’esterno sinistro con doti spiccatamente offensive Armero dall’Udinese, ottima alternativa e potenziale titolare sulla fascia di sinistra a Zuniga, e la prima punta Calaiò, che ritorna dopo alcune stagioni a Napoli, andando a completare l’unico tassello che mancava ai partenopei, ovvero una riserva con le caratteristiche di Cavani, un uomo d’area di rigore, capace di dare peso e presenza in attacco e di non patire la panchina facendosi trovare pronto ogni qual volta venga chiamato in causa. Troviamo poi la FIORENTINA, che si aggiudica un ottimo attaccante, Giuseppe Rossi, arrivato per oltre 10 milioni di Euro, che seppur reduce da un grave infortunio, costituirà con Jovetic una coppia d’attacco rapida ed imprevedibile, oltre a puntellare il centrocampo, con le cessioni dell’esterno Cassani, Olivera e Della Rocca, rimpiazzati con l’ex juventino Sissoko che completa il reparto, a cui mancava un giocatore di forza fisica e dinamicità, oltre ad acquistare alcuni interessanti giovani (su tutti il tecnico trequartista polacco Wolski, classe ‘92, che ha già esordito nella nazionale del suo paese). Rimane fedele ai propri progetti la LAZIO, che conferma piena fiducia nei giocatori che stanno disputando una grande stagione, limitandosi ad acquistare il portoghese Pereirinha, esterno in grado di ricoprire diversi ruoli a centrocampo, mentre lascia partire alcuni esuberi, anche se salta quello più importante di Zarate, che sembrava aver liberato la Lazio dal suo pesante ingaggio, anche se l’operazione non si è più concretizzata, pare per incomprensioni con la società. Stessa politica per la ROMA, che si limita al solo rinforzo di livello sulla fascia destra Torosidis, che costituirà una valida alternativa a Piris, mentre starà a Zeman, come auspicato dalla società, riappianare i rapporti tesi con alcuni giocatori (Stekelenburg e De Rossi), in cui la Roma dimostra di credere fermamente, senza così dare credito ai tentativi parigini e londinesi. Tra le squadre medio piccole, quelle che hanno concluso il maggior numero di trattative, rinforzandosi notevolmente, sono le pericolanti PALERMO e GENOA. Grandi operazioni soprattutto nel reparto difensivo per quest’ultima, che ricostruisce letteralmente una delle difese più perforabili del campionato, acquistando i collaudati ed affidabili centrali Portanova e Manfredini (spesso decisivi per le squadre in cui hanno militato che lottavano per la salvezza) e i nuovi terzini Pisano e Cassani. Aggiunge poi rinforzi sia nella zona centrale del campo, con i duttilissimi Matuzalem, Rigoni e Olivera, ed in attacco con Floro Flores, che costituisce una valida alternativa per Borriello ed Immobile, rimasti per il forte volere della società. Discorso simile per il PALERMO, che si assicura rinforzi di livello soprattutto nel reparto difensivo, con l’ottimo portiere Sorrentino dal Chievo, l’esperto centrale difensivo Aronica e l’esterno di spinta Dossena, entrambi dal Napoli, che completano la cerniera di sinistra, oltre a puntellare il centrocampo aggiungendo qualità e duttilità con Anselmo, provenienza Genoa, e ad ampliare il parco attaccanti, con il giovane talentuoso Fabbrini dall’Udinese, a cui si aggiungono altri giocatori di livello internazionale come l’attaccante argentino Boselli. Poche e mirate le altre operazioni delle medio piccole con l’ATALANTA che sopperisce alla cessione di Schelotto con l’acquisto degli esterni Scaloni e Giorgi, oltre a prendere dal Palermo la prima punta Budan e l’esperta seconda punta Brienza, puntellando così l’attacco, ed i difensori Canini dal Genoa, Contini dal Siena ed il terzino sinistro Del Grosso sempre dai toscani. Il PESCARA sceglie di rinforzare i tre reparti con giocatori esperti delle rispettive categorie, tra i quali, per la difesa, Zauri (ex Lazio) e Bianchi Arce (San Lorenzo) per il centrocampo l’acquisto del tecnico regista D’Agostino dal Siena, per l’attacco Sforzini (vera prima punta proveniente dal Grosseto in B, dove ha segnato molte reti) e Caraglio (Rangers Talca) e Sculli dalla Lazio, giocatore molto importante e tecnico, che può ricoprire quasi tutti i ruoli dell’attacco e giocare sulla fascia, resistendo poi alle richieste per i suoi gioielli Weiss, Perin e Quintero. Il CHIEVO VERONA prende il portiere Ujkani dal Palermo, il difensore Spyropoulos dal campionato greco, rinforza centrocampo e difesa con Seymour ed il giovane terzino destro Sampirisi, nonché con il ritorno del difensore centrale Acerbi. Per l’UDINESE il giovane centrocampista di scuola-Milan Merkel, per il TORINO, Barreto impiegabile sia come seconda punta che sulla trequarti (fortemente voluto dal suo ex allenatore Ventura) e Jonathas, forte attaccante d’area di rigore, soprattutto sulle palle aeree. Per il SIENA l’attaccante Pozzi in sostituzione di Calaiò, il centrocampista Della Rocca e i difensori centrali Terlizzi e Uvini per sopperire l’assenza di Neto ceduto allo Zenit. Quanto al PARMA, i centrocampisti Mariga e Strasser, oltre ai difensori Coda (centrale) e Mesbah (terzino sinistro) resistendo al tentativo della Juventus che mirava a Belfodil in cambio di Quagliarella, mentre la SAMPDORIA non cede alle offerte (soprattutto del Napoli) per il gioiello Icardi e aumenta le alternative in attacco con l’arrivo di Sansone dal Torino. CAGLIARI e CATANIA piazzano pochi e semi sconosciuti colpi (il centrocampista Cabrera per il primo, l’attaccante Cani per il secondo) dimostrando piena fiducia nei loro effettivi, così come il BOLOGNA che si limita a sostituire Acquafresca con l’acquisto di Moscardelli, esperto attaccante proveniente dal Chievo. Ora sarà il campo, con le squadre di vertice che sperano di aver acquistato i giocatori giusti per raggiungere Champions e scudetto, e le piccole, che si augurano di aver completato i reparti più pericolanti per raggiungere la salvezza, a dimostrare se le scelte dei direttori sportivi saranno vincenti, alla seconda parte di campionato ardua sentenza…!