Alcune famiglie turbighesi, che usufruiscono per i propri figli dei servizi mensa e del trasporto scuolabus, erogati dal Comune, ci hanno segnalato. nei giorni scorsi, alcune perplessità circa le nuove tariffe che l’Amministrazione ha recentemente emanato per l’anno 2009. Gli utenti, fondamentalmente, lamentano un eccessivo aumento di onerosità nei costi del provvedimento (che è già stato approvato in Consiglio Comunale pochi mesi fa ndr). Allo scopo di avere maggiori chiarimenti sulla situazione abbiamo contattato un gruppo di genitori ed i loro rappresentati, sia per quanto riguarda la scuola dell’Infanzia, la Primaria e la Secondaria di primo grado. “Proprio ieri (mercoledì 28 ndr) - spiegano - c’è stato un incontro con il Sindaco e l’Amministrazione che ci hanno spiegato le motivazioni di questi aumenti. Abbiamo notato da parte loro molta disponibilità nell’affrontare il problema e nel trovare possibili soluzioni. Gli aumenti, per quanto riguarda il servizio mensa, sono stati, prendendo in considerazione la fascia maggiore, del 28,75%, cioé da 4 euro si passa a 5,15 euro. Mentre per lo scuolabus l’aumento è stato di 100 euro, comprendente viaggio di andata e ritorno. Di quanto detto durante l’incontro e delle opzioni che ci sono state esposte abbiamo deciso di prendere in considerazione, per il servizio mensa, una tariffazione unica di 4,20 euro con un bonus famiglia di agevolazione per il secondo, terzo figlio”. E per quanto riguarda lo scuolabus? “Purtroppo - continuano - in quel caso non si può fare nulla, come ci è stato spiegato, a causa dei costi di gestione. Ora dovremmo esporre la situazione a tutti i genitori per raccogliere le loro opinioni e, quindi, capire come si evolverà la situazione”.
In merito proprio a questo aumento di mensa e scuolabus alcuni giorni fa abbiamo contattato il Primo Cittadino di Turbigo, il Sindaco Laura Mira Bonomi, per farci descrivere direttamente da lei il quadro generale di questa situazione e per capire le motivazioni che hanno portato alla maggiorazione delle tariffe. “Alla base di questo provvedimento – esordisce il Sindaco – vi è anzitutto una priorità economica: occorre coprire le spese (sempre più critiche) per poter garantire continuità a questo servizio. Chiediamo per questo un piccolo sacrificio in più alle famiglie che vogliono continuare ad usufruire di mensa e scuolabus. Tuttavia sono del parere – continua il Primo Cittadino – che l’origine del malcontento non sia solo l’aumento delle tariffe, ma un altro aspetto che rischia di passare in secondo piano: il senso di non equità nell’erogazione dei sussidi sociali, avvertito tra le famiglie’. L’ammontare delle tariffe dei servizi, come è ovvio, è proporzionato in base alla situazione reddituale delle famiglie. L’ISEE, inoltre, è lo strumento adottato dai Comuni per misurare la situazione economica familiare e per ponderare gli eventuali contributi da destinare a chi ne fa richiesta. Sembra quindi che questo malessere vada più a fondo di quanto previsto e la via del dialogo tra Amministrazione e genitori è il vero modo per giungere ad un’alternativa: “Stiamo valutando se l’applicazione dell’ISEE sia ancora uno strumento valido per garantire una corretta ripartizione del costo dei servizi – conclude Laura Mira Bonomi – perché, stando ai risultati, sembra essere inadatto a garantire una equità sociale efficiente”. Non resta, quindi, che attendere per capire come si evolverà la situazione dopo l’incontro avuto nel tardo pomeriggio di mercoledì.