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Turbigo

"Basta! Lasciamo le commissioni"

Gettone di presenza: su Agorà l'intervento di Spreafico, poi la replica del sindaco Garavaglia. E Uniti per una Turbigo da Vivere e la Lega Nord escono dalle commissioni.

La goccia “che ha fatto traboccare il vaso…”. Uniti per una Turbigo da Vivere e la Lega Nord non ci stanno più. “Basta”, lo ribadiscono, quasi in coro, i due gruppi di opposizione in consiglio comunale. Così, entrambi, si chiamano fuori: stop alle commissioni consiliari e via tutti i loro rappresentanti. Che le dichiarazioni apparse su “Agorà” nelle scorse settimane da parte del consigliere di minoranza, Claudio Spreafico (di Uniti per una Turbigo da Vivere), sulla scelta di rinunciare al gettone di presenza, lasciandolo ai servizi sociali ed invitando, contemporaneamente, i membri della maggioranza ad iniziative analoghe, e, quindi, la risposta del sindaco Christian Garavaglia, sempre dalle pagine dell’informatore parrocchiale, avrebbero, certamente, fatto parlare, in fondo c’era da aspettarselo, adesso, però, ecco l’importante presa di posizione delle due realtà politiche locali. “Non dobbiamo e non possiamo far finta di niente – afferma Marco Cagelli, capogruppo in consiglio di Uniti per una Turbigo da Vivere – Perché una cosa è parlare di ridurre i costi della politica, ben diverso è soffermarsi sullo stipendio di un lavoratore. Invece, proprio su questo hanno voluto concentrarsi l’Amministrazione comunale e il primo cittadino nella loro replica. Non si può continuare così e, pertanto, abbiamo deciso di toglierci dalle varie commissioni, per dare un segnale alla giunta ed al paese”. Non c’è solamente la questione del gettone di presenza: Cagelli, infatti, si sofferma anche su altri delicati temi, che non possono passare sotto silenzio. “L’impianto di cogenerazione: a novembre il sindaco ed il suo gruppo difendevano l’opera ed ora la giudicano inopportuna, avete forse cambiato idea solo in apparenza? O ancora l’ex piazza Primo Maggio, che ci hanno raccontato avrebbe dovuto finire, già, un anno fa e invece… Fino al mercato a ‘Km 0’ (mai partito) oppure alla mancata trasmissione via radio o internet del consiglio comunale, alle irrealizzate piste ciclabili, alla mancata revisione dei regolamenti, alla inesistente lotta al gioco d’azzardo, poi gli aiuti alle giovani coppie e l’aumento dell’Imu. Solamente promesse, mai mantenute”. Se, dunque, Uniti per una Turbigo esce dalle commissioni, come detto, lo stesso hanno fatto anche i rappresentanti della Lega Nord: “Non entro nel merito all’utilizzo del gettone di presenza, visto che si tratta di una scelta puramente personale, ritengo, però, grave l’accostamento dello stesso gettone con l’attività lavorativa di una persona – afferma il segretario della sezione turbighese del Carroccio, Massimo Garavaglia – Abbiamo ritenuto opportuno, dunque, dare un messaggio forte a fronte di continue situazioni incresciose frutto dell’operato dell’Amministrazione comunale. Spero vivamente che per la nostra decisione non si parli di gesto irresponsabile, dal momento che a Turbigo, avendone fatto parte, le commissioni sono esclusivamente sulla carta e nient’altro. Sarei, invece, curioso di sapere dal primo cittadino come ci si possa vantare di un trasferimento straordinario di 300 mila euro nelle casse comunali, quando si è innalzato l’aliquota Imu sulla seconda casa a 1,06%”.

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