Vanzaghello tra i primi comuni del nostro territorio e della Lombardia a firmare il 'Manifesto' in cui si chiedono norme per prevenire e contrastare il gioco d'azzardo.
La Lombardia detiene il primato di incassi dell’industria dell’azzardo, che incide sul Pil nazionale per il 4%. In questo periodo di recessione che il nostro Paese sta attraversando, il gioco risulta, paradossalmente, ancora più attraente, poiché rispecchia la filosofia del “tutto, subito e senza sforzo”, che va così a sostituire i principi che dovrebbero costituire il fondamento della società, ossia lavoro, impegno e fatica. Il gioco d’azzardo compulsivo è stato riconosciuto come una vera e propria patologia dall’Organizzazione Mondiale della Sanità; troppe persone sono affette da questa malattia e altrettante sono a rischio. Così, i sindaci di diversi comuni lombardi ed anche del nostro territorio, tra cui Vanzaghello, hanno firmato un Manifesto in cui chiedono norme che aiutino a prevenire e contrastare quella che è ormai diventata una vera e propria piaga per l’Italia. Per esempio, disposizioni che vietino di collocare i videopoker vicino alle scuole e che limitino la pubblicità, oltre a leggi regionali che definiscano gli impegni delle Regioni per la cura e la prevenzione e che garantiscano ai sindaci il potere d’ordinanza per definire l’orario di apertura delle sale gioco e stabilire le distanze dai luoghi sensibili