In seguito alla seduta del Consiglio Comunale di martedì 20 gennaio si è finalmente concretizzato il lungo e tortuoso percorso dell’ ampio progetto che riguarda l’ area ex depuratore di Corso Italia e che ha visto impegnata per anni l’ Amministrazione Comunale. L’ impianto di depurazione ha alle spalle una lunga storia: avviato nel 1975 ha cessato di funzionare nel 1998 a seguito di numerosi problemi legati all’ impossibilità di mantenere in attività i processi di lavorazione delle acque reflue civili ed industriali. A seguito della dismissione dell’ impianto, il comune si è assunto l’ incarico per il mantenimento, protezione e gestione della zona umida, per l’ ottimizzazione ed il graduale recupero dell’ ecosistema attuando un vasto progetto di risanamento attraverso efficaci interventi di bonifica e smaltimento di terreni e fanghi. Ed oggi, dopo l’ acquisizione di tale area, l’ obiettivo centrale è la trasformazione del luogo in un campo naturalistico, uno spazio sicuro e tranquillo, progettato per accogliere tutta la popolazione grazie alla creazione di piste ciclabili, di zone da adibire alle feste e alle manifestazioni, di attrezzature e siti per la comunità come uno spazio pic-nic. Ma se da una parte il grande cambiamento dell’ area arricchirà il nostro territorio e doterà il patrimonio comunale di un bene destinato alla collettività donando fiducia e sicurezza al futuro di ognuno, dall’ altra appaiono ancora delicate e provvisorie diverse trattative in corso in alcune zone inverunesi che mettono in luce la fragilità e la debolezza del nostro sistema amministrativo: basti pensare ai dibattiti nascenti dalla discussione dell’ area ex Belloli che hanno aperto problematiche ambigue intrecciate in lunghe questioni politiche e burocratiche in una controversia tra privati che sembra non avere fine. Una risposta definitiva è quindi ancora lontana.