Confermato dal consiglio comunale, ieri sera, lo slittamento di un mese per il parere sull'impianto di cogenerazione. Il termine ultimo sarà, adesso, il 21 gennaio prossimo.
Alla fine la conferma ufficiale è arrivata dal consiglio comunale. In fondo, però, la notizia, già poche ore prima, era stata ribadita anche attraverso un comunicato stampa a firma del tavolo di lavoro. Slitta il parere sull’impianto di cogenerazione a Turbigo che lo stesso gruppo di lavoro avrebbe dovuto dare il 17 dicembre scorso o, comunque, entro questa settimana. Ancora un mese circa, con il termine ultimo, entro il quale si dovranno porre in essere tutte le attività formali necessarie, che è stato, quindi, indicato nel 21 gennaio. Questa la data che dovrebbe mettere, finalmente, la parola “fine” all’intera vicenda. Intanto, chi fa parte del tavolo tecnico (che lo ribadiamo vede al suo interno l’Amministrazione comunale turbighese con il sindaco Christian Garavaglia e la responsabile dei servizi Ecologia e Attività Produttive, Viviana De Col, poi Davide Gritti e Severino Menaspà per il comitato “Io Amo il mio paese – No alle Bio... Balle”, ancora l’assessore di Castano Primo Franco Gaiara, in rappresentanza dei comuni vicini o confinanti con Turbigo, infine Legambiente e Coldiretti, con Claudio Spreafico e Orfeo Favotto, ed il Parco del Ticino col direttore Claudio Peja), ha messo in calendario nuovi ed ulteriori momenti di incontro e confronto tra di loro per continuare ad analizzare ancora più nel dettaglio la situazione. Il primo è stato fatto, ieri sera, a margine del consiglio comunale, un secondo è in programma appena dopo Natale, l’ultimo, invece, sarà l’8 o il 9 gennaio. Mentre la “Ely S.p.A.”, l’azienda che sta costruendo il cogeneratore, il 10 dicembre scorso ha inviato una nuova lettera, dove tra i vari punti si chiede di analizzare e valutare in sinergia il progetto ed eventuali soluzioni alternative all’impianto (una di queste, sarebbe un orto ed una serra cittadina a disposizione della comunità, pare con una struttura di potenza inferiore al progetto attuale) e dove ribadisce, ancora una volta, che il giudizio dello stesso tavolo sarà valido e vincolante da parte della stessa ditta.