Dopo essere partita da Magenta alla volta dell'Africa, Maristella Bigogno ci riprova. La missione di Lomé è realtà. Adesso un nuovo progetto di speranza per i bimbi.
Amakpape significa letteralmente la ‘casa delle foglie’. Ed è in quest’angolo del Togo, a poco più di 80 chilometri dalla capitale Lomé, che è iniziata la nuova sfida di Maristella Bigogno, insieme a suor Patrizia e Federica. La missionaria magentina, che nel ’98 è partita alla volta dell’Africa per dare forma a quella bellissima esperienza di solidarietà che è stata ed è tuttora la missione canossiana di Lomè, adesso rilancia. E il calendario per il Togo, quest’anno stampato in 3 mila copie grazie come sempre al prezioso contributo dello sponsor Doria, servirà anche a sostenere questa nuova ‘follia’. “Questo – spiega Francesco Bigogno, fratello di Maristella e promotore di diverse iniziative benefiche – è il secondo calendario per il Togo ‘logato’ ‘Cuori Grandi’ (la Onlus nata per allargare il più possibile l’esercito di volenterosi impegnati nel darsi agli altri). Nel complesso siamo alla 14esima edizione, segno che è diventata una piacevole consuetudine”. Stavolta, le immagini dei dodici mesi sono tutte dedicate alla comunità di Amakpape. La diocesi di Palimè – nel cui territorio sorge il villaggio di Amakpape – è la più povera in assoluto del Togo. Complessivamente attorno alla nuova missione potrebbero gravitare poco più di 12 mila persone con bisogni di diverso genere. “In questo primo anno – racconta Francesco – sono stati costruiti i magazzini e un’abitazione. Dal mese d’agosto è arrivata anche la luce e l’acqua. E’ stato installato un impianto elettrico ed il sistema fotovoltaico. Ora per il 2013 l’obiettivo è porre il primo importante tassello di quello che dovrà essere il ‘Villaggio dei ragazzi’, vale a dire la scuola Materna”. L’impegno è pesante sotto tutti i punti di vista. Perché per realizzare una struttura del genere servono dagli 80 ai 100 mila euro. “Poi il sogno della ‘Mari’ insieme a suor Patrizia e a Federica, è quello di proseguire con elementari, medie e professionali. Insomma una cittadella dello studio a tutti gli effetti”. Visto quanto sono riuscite a fare a Lomè, non si può e non si deve mettere limite alla provvidenza, anche se la strada è lunga e tutta in salita. Francesco intende qui sottolineare la singolarità di questa nuova vicenda umana: “E’ bello vedere come tre donne con storie anche diverse si ritrovano in terra d’Africa con un solo grande obiettivo”. E’ un po’ la finalità stessa di ‘Cuori Grandi’. “A un certo punto – continua Bigogno – mia sorella si è accorta che c’è tantissima gente che ha voglia di fare del bene. Non per questo, però, è necessario andare per forza in chiesa o essere cattolici. Noi con ‘Cuori Grandi’ accogliamo tutti. Tutti quelli che intendono darci una mano”. Intanto, per febbraio - marzo dovrebbe essere terminato il castello d’acqua e la ‘Paillote’ (una grossa capanna in cemento che serve come luogo di ricovero per mezzi e persone). Contemporaneamente, va avanti il progetto ‘Casa Famiglia’ per dare una speranza ai tanti, troppi bambini che in Togo per svariati motivi, non ultimo l’abbandono, si trovano senza genitori. “Anziché creare degli orfanotrofi vorremmo dare ai bimbi delle famiglie in grado di accoglierli con l’impegno da parte della missione di pagare retta e cibo per i piccoli”. A riprova della fede e dell’ottimismo contagioso che anima Maristella, suor Patrizia e Federica la frase che campeggia sul retro del calendario e che è la sintesi della loro visione del mondo: “Ognuno di noi, come diceva Madre Teresa, è una matita nelle mani di Dio. Lasciamo che Dio con la nostra ‘graffite’, scriva le pagine più belle della storia”.