Subito era stato chiesto lo stato di emergenza - urgenza. E ci si era messi al lavoro per riportare la situazione alla normalità. La Regione ha concesso i contributi.
Quarantotto ore dopo, già, era stato dichiarato lo stato di urgenza - emergenza per calamità ed eventi naturali e, in poche settimane, la maggior parte delle strutture e delle zone rimaste danneggiate erano state completamente riparate. Adesso, finalmente, ecco anche la notizia che, in fondo, tanti si aspettavano: la Regione Lombardia ha concesso quei contributi che il comune aveva richiesto, appunto, per far fronte alla delicata situazione di criticità. I finanziamenti, si parla di 47 mila euro, non sono ancora arrivati (è bene precisarlo), ma il fatto che sia stato dato il via libera è, certamente, un passo importante. “Voglio ringraziare, da una parte, ovviamente, la Regione che non ci ha mai fatto mancare la sua vicinanza – dice il sindaco, Christian Garavaglia – Quindi gli uffici comunali e tutte le persone che, fin da subito, si sono attivate lavorando fianco a fianco per ripristinare quanto è andato distrutto”. Turbigo, insomma, può “tirare un sospiro di sollievo”, anche se difficilmente dimenticherà quei momenti. Gli alberi sradicati, i tetti scoperchiati, i pali che si piegano e diverse cantine completamente allagate: le due trombe d’aria che, agli inizi di agosto, si sono abbattute sul paese sono ancora vive negli occhi e nella mente della gente. “I danni sono stati ingenti ed hanno interessato diverse strutture pubbliche – continua il primo cittadino – L’intervento è stato immediato, abbiamo lavorato in maniera costante e, in meno di 48 ore, ci siamo mossi, da una parte mettendo in sicurezza le zone colpite, dall’altra, appunto, chiedendo agli appositi uffici regionali lo stato di urgenza – emergenza per calamità ed eventi naturali. Le azioni, poi, sono partite subito, perché c’erano aree che necessitavano di essere sistemate senza perdere tempo”. Tra queste, ad esempio, il parco di Villa Gray (qui sono cadute sette piante, una ha rovinato il tetto del centro anziani, un’altra ha distrutto il muro di cinta e si appoggiata sulla tettoia, mentre due sono rimaste pericolanti per diverse ore), ma anche la copertura della scuola Elementare e della Colonia Elioterapica, o ancora il sottotetto della sede della Protezione Civile, il monumento ai caduti, il portone dell’autorimessa dei mezzi municipali, l’accesso alle Medie e, infine, i vari alberi ed i pali piegati o letteralmente divelti. “Il fatto che ci siano stati concessi i contributi – conclude il sindaco Garavaglia – è un traguardo significativo”. Il lavoro fatto è stato ripagato.