La 14esima di A vede la seconda sconfitta per la Juventus (battuta dal Milan). Ma cade anche l'Inter a Parma, mentre sale il Napoli, secondo. Fiorentina terza.
Apre la 14esima giornata di campionato nell'unico anticipo del sabato la sfida tra PALERMO e CATANIA che termina per 3 a 1 a favore dei rosanero. La compagine palermitana affronta il match con grande grinta e fame di vittoria alla ricerca dei 3 punti per risollevarsi dai bassifondi della graduatoria. Merita pienamente il successo a cospetto di un Catania che, per l’ennesima volta, mette in mostra il suo lato peggiore in formato trasferta, con una difesa lenta e fuori posizione ed un attacco spento e abulico. Parte subito bene il Palermo, con un’ottima linea mediana che, oltre a lanciare spesso gli attaccanti, funge anche da diga, limitando notevolmente le veloci ripartenze avversarie. Le azioni da rete non mancano e non tarda ad arrivare il vantaggio con Miccoli che, con un bel destro, mette a segno il suo centesimo gol in serie A, suggellando il primo tempo sull'1 a 0, a fronte di un Catania quasi inesistente, con il solo Lodi che, con due calci piazzati impensierisce il portiere avversario. Il copione nella ripresa non cambia: Ilicic, Brienza e Miccoli fanno letteralmente impazzire la retroguardia avversaria, con il primo che trova la doppietta, portando il risultato sul 3 a 0, e con i due “folletti” che sfiorano più volte la marcatura personale. Il Catania, invece, nonostante il pesante passivo non produce una vera reazione, affidandosi ancora alle sole eccezionali qualità balistiche di Lodi, migliore dei suoi, che, dopo diversi tentativi, trova il gol del 3 a 1. Bella ed intensa è la sfida tra TORINO e FIORENTINA. I toscani faticano ad attaccare coralmente, risentendo della mancanza di Pizarro a centrocampo e di Jovetic in attacco. Buone le potenziali occasioni create dal pimpante Cuadrado e la palla gol prodotta da Fernandez sul finire del primo tempo. Il Toro, dal canto suo, seppur pensi più a difendere che ad attaccare, riesce a realizzare inaspettatamente il gol del vantaggio con un bel pallone tagliato dalla sinistra che trova sul secondo palo l’ex Cerci. Il secondo tempo si apre con il forcing dei viola, che alzano il baricentro, aumentando la pressione sugli avversari e cogliendo, così, il pari grazie ad un rigore trasformato da Rodriguez. La squadra di Montella, a questo punto, si butta alla ricerca della vittoria, ma è di nuovo il Torino a colpire con Birsa. 2 - 1 per i granata e tutto da rifare per i Viola. Il pareggio sembra essere nell'aria e, infatti, ci pensa El Hamdaoui, appena entrato, a rimettere la partita sul 2 - 2 finale. Termina 1 a 0 a favore dei capitolini la sfida tra PESCARA e ROMA, con Zeman che torna a distanza di pochi mesi nella piazza che lo ha rilanciato nel grande calcio, con la splendida promozione degli abruzzesi nella scorsa stagione sotto la guida proprio del Boemo. In campo non c’è però spazio per i sentimenti: la Roma attacca a spron battuto, mentre gli abruzzesi sono troppo bassi e rinunciatari e subiscono le offensive avversarie senza quasi mai ripartire. La mole di occasioni prodotte dai giallorossi è notevole, con un Balzaretti ispiratissimo sulla fascia ed un Totti in gran giornata. Ma è Mattia Destro ad andare in rete (1 - 0 per la Roma che, poi, è brava a gestire con grande tranquillità tutta la sfida). Uno 0 - 0, ancora, tra CHIEVO VERONA e SIENA.
Nonostante giochi in trasferta, è il Siena a farsi preferire in una partita dove a farla da padrone sono gli attenti schieramenti difensivi ed il tatticismo. E’ infatti il Chievo che da l’impressione di accontentarsi maggiormente del pari, limitandosi esclusivamente a difendersi per larghi tratti del match. Più propositivi, invece, i toscani che, pur senza scoprirsi, non rinunciano ad attaccare, con i vivaci Valiani e Angelo, che cercano spesso Calaiò, però troppo impreciso nelle conclusioni. Coglie a sorpresa un’importantissima vittoria il GENOA, che si impone a Bergamo contro l’ATALANTA per 1 a 0. Partono bene i liguri, con Vargas propositivo che cerca le punte Borriello e Bertolacci (è proprio quest'ultimo a trovare il gol a fine primo tempo con un bel sinistro su errato disimpegno della difesa atalantina). I bergamaschi risentono dell’atteggiamento del Genoa, abile nelle ripartenze, ma allo stesso tempo attento e chiuso in fase difensiva, e faticano a produrre azioni importanti con un solo colpo di testa alto, tentato da Denis nel primo tempo. Nella seconda frazione, il match prende presto una diversa piega: l’Atalanta inizia ad attaccare a testa bassa, costringendo il Genoa a difendersi nella propria metà campo, e creando importanti occasioni da rete con De Luca e Moralez. Nel finale, il forcing atalantino porta alla concessione di diversi calci d’angolo, con il Genoa che rimane negli ultimi minuti con un uomo in meno a causa dell’espulsione di Moretti. E’ proprio in una delle ultime azioni da calcio d’angolo che Frey sale in cattedra, fermando con degli interventi strepitosi e ravvicinati, prima Denis, poi Raimondi e, infine, Parra. Seconda vittoria consecutiva per la SAMPDORIA, che pare essere uscita dal periodo di crisi (1 a 0 sul BOLOGNA).
Squadra che vince non si cambia, e la squadra di casa conferma alla lettera questa regola, con gli stessi undici del derby, mostrando una buona prestazione, agevolata - va detto - dall'episodio dell’espulsione di Morleo per il Bologna nei primissimi minuti di gioco. Con la superiorità numerica, il centrocampo blucerchiato prende il sopravvento su quello avversario, costringendo i rossoblu a sporadiche azioni personali dei singoli, con Gilardino - lasciato solo ed isolato - che tenta nel primo tempo di impensierire Romero con una debole conclusione. Maggiori sono, comunque, le occasioni per i padroni di casa, con protagonisti Poli, che si inserisce perfettamente in diverse fasi di gioco trovando pericolose conclusioni, e Obiang, che crea la più importante occasione del primo tempo per la sua squadra, concludendo una bella azione personale con un tiro deviato in corner da Agliardi. Il secondo tempo vede sempre la Doria dominare, con l’occasione di Eder che, da poco entrato, sfiora il gol da azione di calcio d’angolo, evitato da un gran intervento del portiere avversario. Sarà proprio il subentrato Eder a risultare decisivo, regalando la palla del vantaggio e dei 3 punti a Poli (per lui due reti consecutive, prima contro il Genoa, domenica con il Bologna). Partita intensissima e dall'accesa rivalità, nonostante l’abisso che separa le due squadre in classifica, si conferma la sfida tra MILAN e JUVENTUS, che termina con il risultato di 1 a 0 a favore dei rossoneri. Partono alla grande i padroni di casa che sorprendono gli avversari, mettendo in campo grande grinta e dinamismo. La prima fase di gara vede anche gli esterni offensivi ispirati, con Robinho ed El Shaarawy (preziosissimo anche in fase difensiva, addirittura da terzino) subito propositivi, che si muovono bene sulle fasce, creando presupposti di pericolosità, e con un pimpante De Sciglio sull’out di destra che crea la prima interessante conclusione che termina di poco a lato. La Juve pare sottotono ed in difficoltà a livello fisico e, così, il Milan ne approfitta, ma solo su un calcio di rigore molto discusso, riesce a trovare il gol vittoria. La Juve cerca una timida reazione, però la squadra sembra proprio in 'giornata no' e, così, alla fine sono i rossoneri a fare festa. I bianconeri cadono, il NAPOLI ne approfitta, grazie alla vittoria per 1 - 0 contro il CAGLIARI, nel primo anticipo del lunedì. La gara vede sin da subito le due squadre fronteggiarsi a viso aperto, con la compagine partenopea che, senza Cavani e Pandev, fatica a farsi pericolosa e a produrre azioni interessanti. Si deve affidare alle giocate dei singoli, con Insigne che sfiora un gran gol con uno splendido destro a giro che si stampa sul palo ad Agazzi battuto. La difficoltà del Napoli nel costruire gioco con la propria mediana è dovuta, soprattutto, all'ottima cerniera di centrocampo sarda Conti - Nainggolan, che oltre a fungere ottimamente da diga, ben proteggendo la difesa, sono molto propositivi in avanti, con il primo che da palla inattiva colpisce la traversa, ed il secondo che si rende pericoloso, soprattutto, con tiri da fuori. Nella seconda frazione di gioco la sfida rimane equilibrata, ma il Cagliari, seppur più propositivo, paga la giornata spenta dei suoi attaccanti. La partita sembra così avviarsi verso un inevitabile pareggio, vista anche la mancanza in panchina di soluzioni offensive per i partenopei, con l’unico attaccante a disposizione Vargas che, subentrato, non riuscirà a lasciare una solida impronta sulla partita. All'improvviso, però, ecco la palla buona che Hamsik non si lascia assolutamenet sfuggire. E la fischio finale è 1 - 0 per Mazzarri e per i suoi. Un altro passo falso, intanto, dell'INTER, fuori casa, contro il PARMA. I nerazzurri sembrano troppo imballati e, per certi aspetti, anche fuori forma. Il Parma, invece, è in un momento importante, soprattutto con alcuni suoi uomini (su tutti l'ex Biabiany). Assenze a parte (Cassano e Sneijder che, pare, ormai ai margini del progetto) , l'Inter dimostra di essersi persa dopo la straordinaria prova contro la Juventus. E, così, il Parma ne approfitta: Sansone si 'beve' diversi giocatori nerazzurri e con un preciso tiro da fuori area supera Handanovic. Da segnalare, però, l'ottima prestazione del portiere gialloblu Mirante, autore di tre interventi prodigiosi. Infine, l'ultima gara di questa 14esima giornata, vede di fronte LAZIO e UDINESE. I padroni di casa, dopo un primo momento di studio, si scatenano e per i friulani non c'è praticamente più storia. Gonzalez apre le marcature, poi il solito Klose raddoppia e, nel secondo tempo, ci pensa il subentrato Hernanes a fissare il risultato sul 3 - 0. Per l'Udinese solo la traversa colpita da Di Natale su punzione e, davvero, poco altro. In definitiva, perde 3 punti importanti la Juve, sconfitta dal Milan, ed il solo ad aapprofittarne è il Napoli, che vincendo si porta a soli due punti dalla capolista, mentre non coglie l'occasione l'Inter, che esce battuta e condivide il terzo posto in compagnia della Fiorentina.