Una tradizione che si rinnova... a Magenta si è fatto festa per San Martino, patrono a cui è dedicata la Basilica di via Roma. La festa è da sempre per i magentini uno dei momenti più attesi dell’anno e si configura come momento di valorizzazione delle peculiarità cittadine, tra tutte la vocazione alla solidarietà. “Tutte le iniziative - spiega il sindaco, Marco Invernizzi - sono state organizzate, come ormai preciso impegno della nostra Amministrazione, nel segno di una spesa oculata e responsabile e della sobrietà. Ma San Martino, vescovo di Tours, è una figura importante e simbolica, sia per la cristianità, sia per le nostre tradizioni popolari e con il gesto della condivisione del suo mantello con il povero infreddolito è divenuto simbolo della solidarietà”. Il momento ‘clou’ dei festeggiamenti è stato sicuramente il concerto serale presso la Basilica con l’Ensemble Giovanile Totem e il Coro Civico ‘Città di Magenta’. Nel corso dell’evento, è stato consegnato il 14° San Martino d’Oro, riconoscimento che l’Amministrazione comunale, la Parrocchia e la Pro Loco conferiscono ad un’associazione o a un cittadino che si sono particolarmente distinti a favore della crescita sociale e culturale della città. Il riconoscimento è andato alla famiglia Catenazzi di Magenta, che in questi anni ha accolto ben cinque figli in affido. Il premio è stato consegnato dal primo cittadino, dal parroco don Mario Magnaghi e dal presidente della Pro loco Pietro Pierrettori. Proprio quest’ultimo ha dichiarato che nonostante per gesti così significativi occorra discrezione, è importante che l’esempio dei premiati, con il loro altruistico gesto, andasse reso pubblico e riconosciuto davanti all’intera comunità. Non c’è simbolo migliore di questa festività, allora, dell’altruismo che si manifesta nella vita di tutti i giorni.