Per diversi anni ha insegnato alle scuole Medie cittadine: Anna Lavatelli è tornata a Turbigo. Oggi autrice di libri, ha incontrato alcuni suoi ex alunni.
Per tutti era e rimarrà la ‘prof’, ma molti, forse, non sanno che è anche una straordinaria autrice di libri. Così, Anna Lavatelli, l’altro giorno è tornata a Turbigo e, anche se solo per un pomeriggio, l’emozione ed i ricordi, come era prevedibile, hanno fatto capolino nella cittadina del nostro territorio. Docente di lettere alla scuola Media del paese, dal 1985 al 1997, la ‘prof’ ha ripercorso alcuni dei momenti più belli vissuti con i suoi ex alunni, per poi intrattenersi, appunto, con qualcuno di loro e con i bimbi presenti per l’iniziativa promossa dall’assessorato alla Cultura (all’interno del ricco calendario di appuntamenti dell’autunno culturale). Tante le immagini di quegli anni, tra le più caratteristiche, sicuramente, come l’ha definita lei stessa, ‘la classe ideale’ di soli quattordici elementi, con cui ha condiviso una nevicata epica ed una fantastica gita a Parigi, o ancora quando ha abbandonato con grande dispiacere alla fine del secondo anno per dedicarsi esclusivamente alla scrittura. Diversi ricordi e differenti gli allievi che ha avuto: tra questi, ad esempio, Marco Cagelli, con cui non ha mai perso i contatti e che è stato tra i primi promotori dell’evento andato in scena, come “una specie di benedizione”, tanto era il coinvolgimento che riusciva a far scaturire nei ragazzi durante le sue ore di lezione. Ma anche Giulia Peroni, una delle ‘firme’ sul libro dell’addio alla fine dell’anno scolastico 1996/1997 e che attualmente sta lavorando per conseguire un dottorato in lingua russa: “Faceva scrivere e raccontare tantissimo noi ragazzi - dice - E’ stata lei che mi ha aperto la strada della letteratura”. Anche con lei i rapporti non si sono mai spenti... e l’autrice si è rivolta proprio alla giovane per tradurre alcune poesie russe da inserire in una delle sue ultime fatiche letterarie, il libro ‘Non chiamatela Crudelia de Mont’.