Un aiuto per sostenere il progetto della scuola delle bambine in Mustang (Nepal). Il viaggio, dentro una terra, raccontata in una mostra fotografica.
Sabato 10 novembre, dalle 17 alle 19.30, la libreria 'La Memoria del Mondo' di Magenta, inaugura la mostra fotografica 'Matite di Luce'. La rassegna, rappresentata da numerosissime immagini, ritrae un progetto importante rivolto alle bambine di una regione nepalese, Mustang. Grazie alla disponibilità del signor Tino de 'La Memoria del Mondo', riusciamo ad entrare in una terra lontana... "In questo altopiano, che si estende all’infinito verso nord, vi sono rare oasi verdi dove sorgono i villaggi, in media attorno ai 3500m di altitudine, che vivono di agricoltura e pastorizia. Quest’ultima, però, è in grave crisi a causa del rigido controllo militare cinese a cui è sottoposto il Tibet che rende difficile ai nomadi del Mustang condurre le mandrie nei ricchi pascoli tibetani, com’era tradizione. Attualmente, la chiusura delle vie di comunicazione e degli scambi commerciali con il Tibet hanno reso la situazione economica del Mustang ancora più precaria. Il clima molto freddo, le condizioni di vita durissime e la totale carenza di infrastrutture della popolazione è altissimo, soprattutto quello femminile che raggiunge punte superiori all’85%. L’abate del monastero di Namgyal, preoccupato per l’impoverimento culturale della popolazione e desideroso di preservare la cultura tibetana e gli insegnamenti tradizionali, ha iniziato da alcuni anni a raccogliere i bambini delle famiglie più povere, per impartirgi un’educazione mnastica comprensiva delle materie scolastiche di base". Ora, le finalità ed obiettivi del progetto 'Matite di Luce' sono la costruzione di una scuola convitto nel villaggio di Thinggar (3850mt), per offrire a 20 bambine un’istruzione moderna, combinata al tradizionale curriculum di studi del buddismo monastico tibetano. La sintesi del progetto, invece, recita: la disponibilità di un’istruzione alle bambine dell’Alto Mustang, la costruzione di una struttura scolastica, con annesso alloggio residenziale, il supporto all’entusiasmo delle giovani verso lo studio offrendo loro qualificati insegnanti e programmi di studio che includano la formazione sia secolare che religiosa, l’impedimento che, private di ogni sussistenza economica, le giovani debbano abbandonare gli studi e rinunciare alla vita monastica che, per la maggior parte di esse, è l’unica possibilità per ricevere un’istruzione e sviluppare il proprio potenziale umano e, infine, sensibilizzare la comunità e le famiglie incoraggiandole a rinunciare alle prestazioni di lavoro agricolo e domestico da parte delle bambine ed a permettere il loro accesso alla scuola convitto. La mostra fotografica che ritrarrà i visi colmi di speranza delle piccole creature rimarrà accessibile dal 10 al 17 novembre con la domenica esclusa. Per ulteriori informazioni www.altevette-onlus.org.