Per dare seguito concreto a quanto letto, volevo aggiungere velocemente alcuni aspetti che riguardano le deleghe che il sindaco mi ha affidato.
Proprio per rimarcare il fatto che preferiamo azioni concrete e non semplici slogan, che certo hanno maggiore presa sulla stampa e sulla gente, ma che troppo spesso hanno condotto all'immobilismo, volevo rendere pubblico il lavoro che personalmente sto svolgendo nell'ambito dell'Asilo nido e delle Politiche per la famiglia.
ASILO NIDO: in questi primi mesi mi sono dedicato principalmente alla conoscenza dei regolamenti, del personale (con cui ho già avuto diversi incontri) e la conoscenza della struttura. Abbiamo già programmato le elezioni per il rinnovo del comitato genitori dell'Asilo che si terranno il prossimo mese di gennaio. La scelta di spostare così avanti le elezioni non è casuale, ma è stata dettata dal fatto di poter garantire a tutti i genitori di poter partecipare a tale rinnovo, sopratutto a quei genitori che non hanno ancora fatto l'inserimento del proprio figlio.
POLITICHE PER LA FAMIGLIA: per quanto riguarda questo ambito, viste le ristrettezze economiche, ho ritenuto inutile fare grossi proclami; infatti anche durante la presentazione delle linee programmatiche ho rimarcato il fatto che cercheremo di agevolare ed aiutare la famiglie più in difficoltà, per quanto potremo. A tale proposito, con gli uffici, sto lavorando per cercare ed individuare bandi regionali o statali al fine di poter rendere concrete le nostre proposte.
Certo tutto questo lavoro non si vede e non riempirà le prime pagine dei giornali, però preferiamo usare pochi slogan e portare a casa segni concreti.
Poi la critica la accetterò sempre, purché sia una critica costruttiva, accompagnata da proposte e idee diverse e magari migliori di quelle che abbiamo noi.
Per concludere volevo esprimere il mio personale rammarico per la mancata firma da parte del consigliere Erpa del comunicato, che come giovani abbiamo scritto e ritenuto opportuno leggere nella sede in cui dobbiamo rendere conto ai nostri concittadini del nostro operato.
Matteo Marnati