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Ferno, Lonate

Dodici milioni di euro per un "sì"

Le riflessioni del Comitato Viva Via Gaggio sulla proposta avanzata da SEA e sostenuta da Regione Lombardia in merito alla demolizione delle case nelle zone delocalizzate.

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO - "Abbiamo appreso dalla stampa che il Super-Cuv (Lonate Pozzolo, Ferno e Somma Lombardo) ha deciso di accettare la proposta avanzata da SEA e sostenuta da Regione Lombardia in merito alla demolizione delle case nelle zone delocalizzate per un importo pari a 12 milioni di euro. Abbiamo letto e riletto gli articoli apparsi sui giornali e anche il testo sottoscritto. Noi la pensiamo così:
Facciamo fatica a definire questo accordo un passo avanti per risolvere la situazione. Ma andiamo con ordine. Già lo scorso luglio si parlava di questo accordo, quando i Comuni (Super-Cuv inclusi) avevano appena finito di votare le osservazioni alle integrazioni volontarie al Master Plan presentate da SEA. I 12 milioni di euro vengono messi a disposizione da SEA, che li andrà a recuperare nel capitolo “mitigazioni e compensazioni ambientali” relativi ai progetti di sviluppo infrastruttuali: la parolaccia “Master Plan” viene dunque abolita? Ci sono altri progetti di sviluppo infrastrutturali oltre al Master Plan? Non era proprio il Master Plan l’unico progetto di sviluppo infrastrutturale previsto da SEA? Che si parli di Master Plan (senza citarlo direttamente) emerge da un successivo punto dell’accordo – ripreso anche dalla stampa – quando viene riferito che il Ministero dell’Ambiente, tramite la Commissione Nazionale VIA/VAS, potrebbe esprimere un parere ambientale negativo al Master Plan e quindi bloccare i 12 milioni di euro che SEA mette a disposizione: il vincolo al Master Plan c’è ed è evidente! Ora, il Ministero non fa parte dell’accordo. Ma come si comporteranno i Comuni dopo aver accettato e sottoscritto questo accordo? È messo nero su bianco che i soldi ci saranno solo se la Commissione VIA/VAS darà un parere positivo, ovvero se il Master Plan non avrà intoppi né in questa prima fase né durante la seconda fase della Conferenza di Servizi – dove i tre Comuni di Lonate Pozzolo, Ferno e Somma, a differenza di tutti gli altri che hanno preso posizione contro il Master Plan, siederanno in Conferenza e avranno la possibilità di dare un parere positivo o negativo al Master Plan. Come e quale sarà la loro posizione? Se vorranno i 12 milioni di euro dovranno dire di sí al Master Plan. Così come, se vorranno questi soldi, dovranno rinunciare a fare ricorso contro le decisioni che verranno prese dalla Commissione Nazionale o dagli altri enti preposti in caso di un parere positivo. Sempre sui giornali, qualche settimana fa, si parlava di due si (Ferno e Somma) e un 'ni' (Lonate Pozzolo). Rileggendo l’articolo e le affermazioni dei Sindaci emergevano le contraddizioni di questo si: "SEA vincola questi soldi al buon esito della Procedura di Via aperta sul Master Plan. Il sindaco Colombo afferma che questi soldi con il Master Plan non c’entrano nulla. Chi ha ragione? Il nostro si a questa proposta non è una contropartita al Master Plan precisa, il sindaco Cerutti di Ferno, salvo dimenticarsi che se il Master Plan (come mi auguro io) avrà un parere negativo, i soldi non saranno stanziati. Diventa difficile, poi, sostenere che non sia una contropartita, giacché questi 12 milioni di euro sono conteggiati nel Master Plan alla voce “compensazioni ambientali”. La nostra delusione è forte: non solo si svende il territorio, ma ci si rende complici di ulteriori danni come la futura cancellazione della frazione di Tornavento, la perdita irrimediabile della via Gaggio e della Brughiera, la perdita della qualità della vita di questa parte di territorio. A fronte di questo accordo desideriamo porre alcune domande ai tre sindaci:
1. Le delibere che avete votato con le osservazioni contro il Master Plan che valore hanno dopo questo accordo?
2. Vi rendete conto che vi è un’enorme contraddizione e incoerenza tra quanto avete deliberato e quanto avete sottoscritto in questi giorni?
3. Come mai avete deciso di abbandonare la difesa di questo territorio?
4. Nel caso infausto – ma non improbabile – di un esito positivo della VIA, Voi Amministrazioni comunali sareste disposte a ricorrere contro il Master Plan, sapendo che potreste perdere questi 12 milioni di euro?
5. Considerereste l’eventualità di ricorrere sempre e comunque trovando tutti gli strumenti giuridici affinchè il Master Plan non venga accolto?
La speranza, dopo la delibera da parte del Comune di Lonate Pozzolo per l’istituzione dell’Ecomuseo della Brughiera e di via Gaggio, resiste. Ma per quanto tempo ancora?

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