facebook telegram twitter whatsapp

Fuori campo

La giornata delle polemiche

La Juve batte il Catania ed è sempre prima, ma non senza polemiche. Tengono il passo Napoli e Inter, il Milan si risolleva, neanche a dirlo, con El Shaarawy.

La 9^ giornata di serie A si apre con la delicata sfida tra SIENA e PALERMO che termina sullo 0 a 0, con un punticino che non serve a nessuno delle due: entrambe restano, infatti, nella zona caldissima della classifica. Il primo tempo è spento, con pochissime occasioni degne di nota e con nessuna delle due squadre che riesce a imporre il proprio gioco sull’avversario. Nel secondo tempo si sveglia il Palermo, che fa valere il maggior tasso tecnico dei suoi uomini, creando diverse palle gol con Bertolo e soprattutto con Miccoli. Quest’ultimo, spreca però una grande occasione, quando, servito splendidamente da Donati con un geniale assist, spara clamorosamente alto a tu per tu con Pegolo. Ottima la prova dei 3 della difesa con un super Donati, che, nella sua nuova posizione di centrale difensivo, oltre a non sbagliare nessun intervento, mette molta qualità con passaggi millimetrici per i compagni. Per il Siena, invece, una prova sottotono, che fa imbestialire allenatore e presidente: il centrocampo è spesso in balia degli avversari, mentre abulico e con poca creatività è l’attacco, incapace di rendersi pericoloso con un Rosina e uno Zè Eduardo spenti e impalpabili. Discreta la prova della difesa, che riesce a limitare i danni anche grazie ad un attento Pegolo. Nel posticipo serale rialza, finalmente, la testa il MILAN che si impone a domicilio per 1 a 0 contro il GENOA grazie ad una rete del faraone El Shaarawy, che brilla per tutti i 90 minuti. Per i rossoneri (schierati per la seconda volta da Allegri con il 3-4-3 per sfruttare al meglio le caratteristiche degli esterni d’attacco) una prova discreta, che da un po’di morale in un ambiente da tempo depresso. Buona la prestazione di Abate, che realizza il cross sul secondo palo per il gol del vantaggio, e quella di Emanuelson, pimpante e propositivo sull’out di destra. Nota di demerito, invece, per Zapata, impreciso e titubante per tutto il match e per il compagno De Jong, che disputa una delle peggiori partite da quando è al Milan, sbagliando quasi tutti i passaggi e perdendo spesso il controllo del pallone. Dal canto suo, il Genoa, appena reduce del cambio allenatore, è molto rinunciatario e più attento a difendere che ad offendere (la più pericolosa azione da rete è un tiro non irresistibile di Jankovic). Buona prova della difesa (da sempre il reparto i cui meccanismi vengono maggiormente curati da Del Neri) che paga, però, cara l’unica sua imprecisione: molto male, invece, l’attacco, che sente sicuramente l’assenza di Borriello e cerca di studiare differenti soluzioni offensive, confidando nel rientro del forte esterno d’attacco Vargas. Nel lunch match, la JUVENTUS si impone a CATANIA per 1 a 0 con un gol di Vidal, in una partita che lascia in eredità grosse polemiche da parte degli etnei. Come da copione, è la vecchia Signora che detta il gioco, andando vicino al vantaggio nei primi minuti di gara con un tiro di Vidal e con Vucinic, che da ottima posizione, si vede parare il suo destro da un grande intervento di Andujar. E’ proprio nel corso del primo tempo che accade l’episodio che farà imbestialire nel post partita il presidente etneo Pulvirenti, ovvero un gol regolarissimo annullato a Bergessio che, tenuto in gioco da Asamoah, deposita in rete.
Nel secondo tempo, con l’espulsione per somma di ammonizione di Marchese, la Juve attacca con maggiore insistenza trovando la rete con Vidal (che, però, andrebbe annullata per posizione di fuorigioco del compagno Bendtner, autore del tiro dal quale è scaturita la marcatura). Lodevole è l’atteggiamento del Catania che, nonostante tutto, prova fino all’ultimo a cercare la rete del pareggio, soprattutto con Bergessio. La FIORENTINA vince a domicilio per 2 a 0 in una partita a due facce, contro una LAZIO che recrimina su alcuni episodi quali il gol annullato a Mauri e la rete di Ljaic per sospetta posizione attiva di fuorigioco di Jovetic, che ostruisce la visuale del portiere al momento del tiro del compagno. Nel primo tempo è la Viola a farsi preferire: prende possesso del centrocampo schiacciando l’avversario, sfiora il gol, sbagliando prima un rigore con Fernandez, per poi andare in rete con un bel tiro di Ljajic. Il secondo tempo, invece, vede una Lazio completamente diversa dai primi minuti: Hernanes si trasforma e inizia ad entrare nel pieno del gioco offrendo a Klose una splendida palla che il tedesco, in giornata no, spreca clamorosamente, per poi trovare la rete con Mauri (annullato per un fuorigioco che non c’era). Tirando le somme, è la Lazio che si condanna da sola fermando il tentativo di rimonta prima con l’espulsione di Ledesma e, successivamente, con quella di Hernanes, favorendo così le discese degli scatenati esterni viola Pasqual e, soprattutto, Cuadrado. E alla fine, come logica conseguenza, arriva anche il gol di Toni a ridosso del 90esimo. Pareggio a reti bianche tra PESCARA e ATALANTA che pone sempre più a rischio la panchina di Stroppa, reo - secondo i tifosi - di dare un atteggiamento troppo rinunciatario alla squadra. E’, infatti, l’Atalanta - anche con un uomo in meno a causa dell’espulsione di Peluso a inizio secondo tempo - a imporre il proprio gioco sugli avversari. Il Pescara non sa cogliere una grandissima opportunità per staccarsi dalle zone caldissime della classifica (l’occasione più clamorosa è quella di Abbruscato che spreca da ottima posizione). Buona prova di Moralez e Cigarini che vanno vicino al gol con tiri da fuori, nonché di Brivio, subentrato nel secondo tempo, che colpisce il palo con un gran tiro. Per il Pescara una prestazione sottotono in tutti i reparti, con il solo Quintero che prova a illuminare i compagni e Perin che salva più volte la porta degli abruzzesi. Un'altra sconfitta per il TORINO: forte la contestazione del pubblico che lo vede battuto per 3 a 1 contro il PARMA con le reti - tutte nel secondo tempo - di Sansone, Amauri e Rosi. Molto bene i giallo blu che beneficiano delle prove positive degli attaccanti e dell’ingresso di Marchionni, che offre una palla d’oro ad Amauri. Dal canto suo, il Toro (con prove positive solo di Gilet e Darmian) gioca discretamente solo nei primi minuti in cui costruisce tre azioni da rete, mentre il resto della gara, in cui pesa molto l’espulsione di Sansone, è da dimenticare. Perde per l’ennesima volta la SAMPDORIA che, in casa, cede al CAGLIARI una vittoria per uno a zero grazie a Dessena. I sardi disputano una buona gara, la squadra è corta, cinica e concede poco in fase offensiva agli avversari. Per quanto riguarda i singoli, bene la prova dei difensori centrali Pisano e Ariaudo, nonché di Dessena che sfiora il gol di testa da traversone dalla destra e si vede come la mano del duo Pulga-Lopez stia dando ottimi risultati. La Samp, davanti alla rete subita, ha una reazione sterile, con pochi tiri nello specchio della porta, azioni confuse e fortuite, tra le quali quella del capitano Gastaldello, che spreca una clamorosa palla gol mandando fuori di testa a pochi metri dalla porta. Continua a vincere giocando un ottimo calcio l’INTER, che sconfigge il BOLOGNA a casa propria per 3 a 1 con reti di Ranocchia, Milito e Cambiasso a fronte dell’unico gol di Cherubin per gli emiliani. Per i nerazzurri, nonostante la prima marcatura sia viziata da un fallo di Palacio, una prova sontuosa, con la guida precisa e ordinata in mediana di Zanetti e Cambiasso, che sembra vivere una seconda giovinezza in questo inizio di stagione: prima con un ottimo assist e poi, in proprio, con uno splendido scavetto che batte il portiere avversario. Per il Bologna, impegno e dinamismo, ma contro un Inter così c’è obiettivamente ben poco da fare. Molto bene Diamanti, che inventa calcio e risulta il migliore dei suoi. Pesano, invece, gli errori del reparto difensivo, con l’eccezione di Cherubin che merita la sufficienza soprattutto per il gol di testa. In serata, il NAPOLI risponde alla Juve dominando il CHIEVO VERONA e imponendosi per 1 a 0 con gol di Hamsik, realizzato dopo i clamorosi errori sotto porta di Pandev e Maggio. Ottime prove di Inler che, con due splendidi tiri da fuori, sfiora la rete negatagli da Sorrentino, di Insigne, che non fa rimpiangere l’assenza di Cavani, e di Hamsik, che oltre a segnare il gol vittoria, delizia la platea con giocate di puro talento. Non molto da dire sul Chievo, rinunciatario oltre misura, che costruisce in tutta la partita solo una discreta occasione con Thereau. Molto male gli attaccanti, mai seriamente pericolosi, e Vacek, sul cui giudizio influisce in modo negativo l’espulsione; ottimo, invece, Sorrentino che si conferma portiere di grande affidabilità. A dir poco roccambolesca la partita tra ROMA e UDINESE che si conclude per 3 a 2 a favore dei friulani che ribaltano i 2 gol di Lamela con le reti di Domizzi e doppietta di Di Natale. L’inizio del match è di sola marca romanista: con continui affondi e azioni corali, portano vicino al gol prima Osvaldo, poi Lamela, che prima sbaglia e poi segna nell’arco di due minuti una splendida doppietta. Poi la Roma si spegne e perde fiducia nei propri mezzi, concedendo prima il gol all’Udinese, a segno con Domizzi, e successivamente il pareggio di Di Natale. Nonostante il pari, la Roma non si accende come ci si aspetterebbe: produce pochi pericoli, con un tiro di De Rossi e un tentativo di Osvaldo, per poi vedersi trafiggere nel finale con un rigore molto dubbio trasformato da Di Natale. Bene l’attacco, che non è certo il reparto che necessita di aggiustamenti, con un Lamela super e una buona prova di Totti e Osvaldo. Molto male la difesa, che concede spazi invitanti agli avversari ed è quasi sempre fuori posizione.
L’Udinese, pur disputando un inizio gara da incubo, ha il merito di non disunirsi quando sul 2 a 0 rischia di prendere una goleada. Anzi, rialza la testa e attacca con maggior insistenza, raggiungendo prima il pari e poi la vittoria. Oltre al già citato Di Natale, migliore in campo, buona la prova del reparto difensivo ed in particol modo di Domizi che, grazie al suo gol, accende la rimonta dei friulani.
In definitiva, per la lotta scudetto, perde tre punti importantissimi la Lazio, mentre tengono il passo della Juventus, sia il Napoli che l'Inter, che vincono con due brillanti prestazioni.

X

Preferenze per tutti i servizi

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Abilitando l'uso dei servizi di terze parti, accetti la ricezione dei cookies e l'uso delle tecnologie analitiche necessarie al loro funzionamento.

© 2009-2024 Comunicare Futuro Srl
C.F. e P.IVA 09364120965

Mobile version

Fai pubblicità con Logosnews
Gestione cookie     Privacy