Cuggiono
“Preziosa agli occhi del Signore è la morte dei giusti”. Questa la preghiera del salmo, questo l’incipit con cui il parroco don Franco Roggiani ha voluto ricordare un amico della parrocchia cuggionese. “Un uomo semplice e umile che tanto ha fatto per il nostro oratorio”, ha continuato, e non poteva esserci ricordo più veritiero per ricordare Mario Crespi, 64 anni, morto lo scorso sabato mattina dopo una battaglia, lunga un anno, con un tumore che non gli dava tregua. La Basilica di San Giorgio, per i funerali solenni di lunedì pomeriggio, era completamente gremita da amici, conoscenti e persone che hanno avuto modo di avvicinarsi a lui. O meglio, di farsi avvicinare, per quanto era gentile e generoso. Non diceva mai di no e per qualunque lavoro lo si chiamasse, rispondeva con un sorriso e una battuta in dialetto. “Spesso ci si interroga sul perché siano i buoni a morire per prima – ha continuato don Franco nell’Omelia – ma in realtà la morte è uguale per tutti, solo che ci rattrista di più quando se ne va una persona che tanto bene ha compiuto”. Abitava a pochi metri dal portone dell’oratorio e se anche tanti giovani e ragazzi magari non l’hanno conosciuto, di certo hanno vissuto gli spazi che con pazienza e dedizione, con la collaborazione di un gruppo di volontari, puntualmente cercava di ripristinare per renderli belli e accoglienti. “Ha fatto molto anche per Miazzina – ha proseguito don Franco – per questo, quando ho saputo della morte, ho subito pensato che ad accoglierlo in paradiso potesse essere il suo amico Milani (un altro volontario morto pochi anni or sono) con cui, pur con caratteri molto diversi, ha sempre collaborato con grande umiltà”.