L’attuale crisi politica che colpisce la Regione Lombardia è la “resa dei conti” di 20 anni di governo Formigoni: così si esprime Francesco Prina, consigliere regionale Pd alla Regione, che ritiene già esaurita da un decennio la potenzialità politica del governo Formigoni, incapace di prendere quei provvedimenti continuativi utili alla Lombardia. “L’epilogo insomma era già scontato a inizio legislatura” e ciò contribuisce a minare la credibilità di un’istituzione importante come la Regione Lombardia. Grave, secondo Prina, è la mancanza del “buon esempio” dei rappresentanti che potrebbe allargare l’astensione dei cittadini alle elezioni ormai vicine e i voti destinati al fronte dell’ “antipolitica”. Il consigliere comunque mantiene viva la fiducia nella “capacità di discernimento” da parte dei cittadini che, con il loro lavoro, hanno contribuito a costruire la Lombardia migliore, sostenendo con convinzione che “noi politici non siamo tutti uguali”.Per cercare di coinvolgere maggiormente i cittadini, la scelta dei candidati sarà fatta tramite le primarie: il consigliere ancora non fornisce dei nomi precisi, ma sottolinea come il Pd abbia diversi uomini che per capacità possono concorrere alle primarie regionali. I tempi necessari per preparare la corsa elettorale ci sono, visto che le elezioni, secondo la normativa vigente, non si svolgeranno di certo tra 45 giorni, come il Presidente Formigoni aveva previsto stamattina parlando all’assemblea regionale. Invece, Prina vede senza alternativa l’ipotesi, sempre di Formigoni, di creare una giunta tecnica fino alle elezioni, visto che il convocarla è prerogativa presidenziale, e che la maggioranza del 2010 non esiste più, nonostante, secondo quanto afferma il consigliere Pd, molti nel Pdl siano restii a consegnare in gruppo le dimissioni. Il consigliere Prina auspica che la priorità della giunta tecnica sia varare una nuova legge elettorale, che elimini il “listino bloccato”, ricordando come il Pd insista da due anni per ottenere questo risultato.