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Sport

Sport e disabilità:uniti si vince

Ivan, Marco A. e Beppe, sono loro i tre protagonisti della pagina sportiva di questa settimana. Tre atleti della squadra di calcio della Ticino Handicap di Cuggiono che sono stati convocati per comporre la rappresentativa regionale di calcio a cinque per ragazzi down, recatasi a Pescara per prendere parte al primo torneo ‘Diversuguali’. Un risultato importante che li premia del lavoro e dell’impegno che quotidianamente mettono in campo e reso ancora più significativo se si tiene conto del fatto che i Ivan, Marco A. e Beppe, unendo le loro forze a quelle dei compagni della formazione, sono riusciti a portare la Lombardia sul gradino più alto del podio, davanti all’Abruzzo, all’Umbria ed alla Toscana. I tre ‘nostri’ atleti, lo scorso fine settimana, insieme agli altri 8 ragazzi, hanno dato vita a tre incontri di alto livello, sotto gli occhi attenti del pubblico e tra la soddisfazione e la gioia del team manager della Nazionale CIP e del Presidente Nazionale del settore DIR del Comitato Paralimpico. Un applauso, quindi, ai nostri tre ragazzi, non tanto perrché sono arrivati al primo posto, quanto, invece, per come hanno dimostrato la propria volontà di essere veri atleti e per aver portato alla luce un mondo sportivo che troppe volte, purtroppo, nella disabilità mentale viene utilizzato solo per i volantini pubblicitari. Esempio eclatante è stato certamente Marco che spesso è apparso negli spot con il campione del Milan Ricardo Kakà, ma che mai aveva potuto dimostrare di essere lui stesso un attaccante di grande livello nazionale. Da sottolineare come in Italia è la prima volta che viene proposta un’attività calcistica di questo tipo, in modo specifico rivolta ad atleti con queste particolari caratteristiche. Erano, infatti, diversi anni che si parlava di organizzare eventi del genere, ma mai si era arrivati a farli. Il fatto che siano stati realizzati assume, quindi, un importante significato e dimostra come, forse, qualcosa si sta, anche se lentamente, muovendo. Il Presidente Nazionale DIR, durante la manifestazione, ci ha tenuto a spiegare come si sia trovato a vivere questa esperienza in maniera molto positiva e come, appena effettuate le prossime elezioni di fine mese, nel nuovo Consiglio FISDIR (la nuova Federazione che nascerà per la disabilità mentale) sicuramente ci saranno delle riflessioni su quanto visto e proposto a Pescara. In altri Paesi del Mondo tutto ciò già avviene, come per esempio in Sud America dove esistono già percorsi similari. Chissà, quindi, che l’iniziativa dello scorso fine settimana non possa essere da esempio, non solo per l’Italia, ma per le altre Nazioni europee. L’augurio è che Pescara possa essere il punto di partenza per creare qualcosa di più grande e capace di coinvolgere e mettere alla prova tante persone che, oggi, troppo spesso, a causa delle loro difficoltà vengono emarginati e messa in disparte. Si può cambiare, basta avere la volontà e la voglia di fare. E soprattutto servono impegno e lavoro, ma anche grande collaborazione tra società, atleti ed istituzioni.

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