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Economia e finanza

La speculazione finanziaria

Aggiungiamo un ulteriore tassello al nostro puzzle introducendo il concetto di “speculazione”. Tecnicamente, “speculare” consiste nel trarre guadagno dalle oscillazioni di prezzo di un determinato oggetto nel breve e brevissimo termine. Ad esempio, se ho ragione di credere che il prezzo del petrolio continuerà a salire nei prossimi 3 mesi, posso comprare greggio oggi a 90$ al barile e rivenderlo a 100$ tra novanta giorni, ottenendo un profitto di 10$. Al contrario, se penso che il prezzo del petrolio scenderà, diciamo a 80$, posso vendere oggi a 90$ e riacquistare tra tre mesi ad 80$, ottenendo sempre un guadagno di 10$ (nella pratica si fa ricorso ad una tecnica leggermente più complessa, detta short selling). In entrambi i casi, si tratta di una scommessa basata sulle mie personali previsioni, che potrebbero avverarsi (in tal caso avrò un guadagno) o meno (registrerò una perdita). Fino a che la speculazione rappresenta un fenomeno marginale (pochi individui che comprano e vendono pochi barili), le regole del mercato non vengono falsate ed il prezzo del petrolio continuerà ad essere deciso dal meccanismo della domanda e dell’offerta. Se invece il numero di barili comprati a fini speculativi incomincia ad essere una percentuale rilevante del totale, si avrà un aumento artificiale della domanda che farà alzare il prezzo del greggio, facendo sì che le nostre previsioni sull’aumento del prezzo si autoavverino, innescando una bolla speculativa.

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