Soddisfazione per la firma del governo italiano, annunciata per domani, alla Convenzione di Istanbul sulla prevenzione e la lotta contro la violenza sulle donne e la violenza domestica, la esprime Patrizia Toia, parlamentare europea del Partito Democratico e Vicepresidente del gruppo S&D che, in queste settimane si è fatta promotrice, proprio per sollecitare l'esecutivo, di una raccolta di firme tra le eurodeputate italiane: Sonia Alfano, Roberta Angelilli, Rita Borsellino, Silvia Costa, Barbara Matera, Erminia Mazzoni, Cristiana Muscardini, Licia Ronzulli, Debora Serracchiani.
“Un piccolo passo, ma molto importante, quello che compie il nostro governo con la decisione di aderire alla Convenzione di Istanbul”- è il commento dell'eurodeputata del Pd.
“Il governo, con questo gesto, dà un segnale chiaro di impegno contro la violenza sulle donne. Impegno che al Parlamento Europeo abbiamo voluto con convinzione e in modo trasversale, come dimostrano le firme delle deputate che hanno voluto sottoscrivere la lettera da indirizzare al governo, che si aggiunge all'appello espresso con il voto del Senato”, prosegue Toia.
“Il ritardo italiano nella sottoscrizione della Convenzione appare del tutto incomprensibile, anche in relazione ai dati emersi dall'ultimo rapporto dell'ONU dove si dichiara la situazione preoccupante in Italia e si introduce, per la prima volta per il nostro Paese, il termine di femminicidio - sottolineano le eurodeputate italiane - Pensiamo che un Paese non possa definirsi davvero civile se non tutela le donne dalla violenza e dalla privazione della loro dignità, per questo chiediamo al governo di sottoscrivere al più presto la Convenzione di Istanbul contro la violenza alle donne. A questo punto, attendiamo fiduciose la risposta promessa dal nostro governo e chiediamo che la ratifica della Convenzione avvenga al più presto” - hanno concluso Patrizia Toia, Sonia Alfano, Roberta Angelilli, Rita Borsellino, Silvia Costa, Barbara Matera, Erminia Mazzoni, Cristiana Muscardini, Licia Ronzulli, Debora Serracchiani.